La Corte Costituzionale, ad oltre un anno dalle dimissioni per motivi di salute dell’avvocato Giuseppe Frigo, è stata ricomposta nel suo plenum con l’elezione a larghissima maggioranza (685 voti dal Parlamento riunito in seduta comune) del padovano Luca Antonini, avvocato e ordinario di diritto costituzionale presso la Scuola di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Padova nella sede distaccata di Treviso.
Antonini è salito recentemente agli onori della cronaca politica per avere supportato la regione Veneto nel suo percorso di richiesta di maggiore autonomia, oltre ad essere considerato uno dei padri del federalismo fiscale. La sua nomina in seno alla Corte rafforzerà il fronte dell’autonomismo e della sussidiarietà nel massimo consesso di gestione del diritto nazionale.
La nomina è stata salutata con soddisfazione da parte del governatore del Veneto, Luca Zaia: «l’ingresso alla Corte Costituzionale del professor Luca Antonini è, per me e per tutto il Veneto, motivo di grande orgoglio. Un prestigioso docente di una grande Università veneta come Padova, trevigiano di adozione, veneto nel cuore. Sono certo che nell’altissimo ruolo al quale il Parlamento lo ha designato confermerà quelle doti di equilibrio, saggezza, imparzialità di giudizio, cultura giuridica che da sempre contraddistinguono il suo operato. Un incarico – commenta Zaia – che è il coronamento della carriera di un esegeta del diritto, di un tecnico raffinato del nostro ordinamento statale, di uno scienziato della nostra Carta, ora atteso da sfide importanti e battaglie giuridiche destinate a incidere – come sempre quando la Consulta sentenzia – sugli assetti dello Stato».