Regione Veneto sblocca fondi per oltre 41,5 milioni di euro

Di questi, 22 milioni destinati alla legge speciale per Venezia e altri 19 milioni per trasporti e infrastrutture. 

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La giunta regionale ha provveduto a riscrivere nel bilancio 2018 risorse per un importo  complessivo pari a 41.632.783 euro di quota di avanzo di amministrazione che finora non era stato possibile utilizzare a causa dei vincoli imposti dalle norme di bilancio statali. In particolare, circa 22 milioni saranno destinati ad interventi nell’ambito della Legge Speciale per Venezia e del Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati e altri 19 milioni al settore dei trasporti e delle infrastrutture.

«Tecnicamente – spiega il vicepresidente della Giunta, Gianluca Forcolin – si tratta del provvedimento che dispone la variazione al bilancio di previsione 2018-2020 e al Documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2018-2020 per l’utilizzo della quota accantonata e vincolata del risultato di amministrazione, in seguito all’accertamento effettuato in sede di rendicontazione generale dell’esercizio 2017, nei termini in cui è stato parificato dalla Corte dei Conti e approvato dal Consiglio regionale. L’iscrizione di queste risorse è prevista dalla normativa contabile circa l’utilizzo del risultato di amministrazione (all’art. 42 del D.Lgs. 118/2011 in materia di armonizzazione contabile) ma tiene conto anche dell’Intesa Governo–Regioni del 22 febbraio scorso per incentivare gli investimenti pubblici».

La giunta regionale, su proposta dell’assessore allo sviluppo economico e legge speciale per Venezia, Roberto Marcato, ha sbloccato finanziamenti per circa 22 milioni di euro a valere sui fondi della Legge Speciale per Venezia e sul Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati, che finora non era stato possibile utilizzare a causa dei vincoli imposti dalle norme di bilancio statali.

«Si potrà così – sottolinea Marcato – dar corso a numerosi interventi di particolare valenza ambientale, oltre che per un concorrente e significativo apporto alla sicurezza idraulica del territorio. In attesa che il nuovo governo, a differenza di quello precedente, finanzi non a parole il completamento dei marginamenti a Porto Marghera, la Regione con i mezzi a sua disposizione continua a fare la sua parte. Nella scelta degli interventi da finanziare, è stata infatti data priorità agli interventi finalizzati al disinquinamento delle acque ed al risanamento ambientale della Laguna di Venezia e del suo Bacino Scolante».

Tra le operazioni di bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati, un finanziamento di circa 835.000 euro riguarda la prosecuzione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica dell’impianto per lo stoccaggio e trattamento di rifiuti ex “Nuova Esa”, in comune di Marcon (Venezia). Sempre nell’ambito della bonifica di siti inquinati, circa 1 milione di euro viene messo a disposizione del comune di Venezia per consentire l’esecuzione di una serie di interventi urgenti. tra cui il completamento della progettazione definitiva di bonifica nella zona del Villaggio San Marco, il completamento della messa in sicurezza di emergenza dell’area giochi di San Giuliano, la caratterizzazione integrativa, l’analisi di rischio e la progettazione della bonifica della scuola elementare Fratelli Bandiera di Malcontenta, il piano di monitoraggio ambientale nell’ex discarica di San Giuliano (lotto B1), la messa in sicurezza di emergenza, la bonifica dei suoli e delle acque di falda nelle Cave Casarin (Lotti 3 e 4), il completamento della caratterizzazione dell’area ex Paolini e Villani di Marghera, nonché il piano di monitoraggio delle aree verdi pubbliche a Murano.

Nel settore del risanamento igienico-sanitario, vengono finanziati alcuni interventi a favore dei gestori del servizio idrico integrato, al fine di contribuire in maniera significativa al disinquinamento delle acque del Bacinio Scolante in Laguna di Venezia: circa 2,7 milioni sono destinati a Veritas SpA per le nuove condotte fognarie delle frazioni di Cà Bianca e di Valli di Chioggia e per il collegamento al depuratore di Val da Rio, garantendo così il miglioramento delle condizioni dell’ecosistema lagunare.

Attraverso i Consorzi di Bonifica, saranno realizzati alcune opere di riqualificazione ambientale e di riqualificazione del reticolo idrografico minore: circa 2,2 milioni sono destinati al Consorzio di Bonifica Acque Risorgive per interventi lungo il basso corso del fiume Draganziolo nell’area denominata “Oasi” in comune di Noale, circa 2 milioni al Consorzio di Bonifica Veneto Orientale per la riqualificazione e il riassetto della rete di bonifica principale della penisola del Cavallino e per la circolazione di acqua dolce proveniente dal bacino Ca’ Gamba, anche al fine di favorire l’integrazione delle funzioni irrigue e di sicurezza idraulica del territorio.

A valere sul fondo nazionale bonifiche, sono state destinate risorse per circa 1 milione a favore del comune di Rovigo per la  bonifica del sito di interesse regionale in località Mardimago.