Uno dei principali obiettivi di PreCanMed (www.precanmed.eu), il progetto transfrontaliero sulla medicina anti-cancro di precisione finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Interreg Italia-Austria 2014-2020 è di sviluppare la tecnologia degli organoidi tumorali, un particolare sistema funzionale e tridimensionale costituito da cellule tumorali prelevate da pazienti con neoplasie. Sistemi di questo tipo possono essere coltivati in laboratorio e sono considerati veri e propri avatar del tumore che cresce all’interno dell’organismo. Rappresentano oggi uno dei modelli più avanzati, che permettono di mimare la malattia in laboratorio.
All’iniziativa partecipano le università degli studi di Trieste e di Udine nell’ambito del Consorzio Italiano per le Biotecnologie – Laboratorio Nazionale, mentre i partner austriaci sono Medizinische Universität Innsbruck e Austrian Drug Screeening Institute.
I segreti di una delle più avanzate tecnologie impiegate nella ricerca sui tumori e nello sviluppo della medicina anti-cancro personalizzata sono stati al centro della prima Summer School sugli organoidi tumorali organizzata da PreCanMed conclusa nei giorni scorsi a Innsbruck (Austria). Le giornate formative, cui hanno preso parte quindici giovani scienziati provenienti da diversi laboratori di ricerca del Friuli Venezia Giulia e del Tirolo, si sono aperte con una lectio magistralis del prof. Zlatko Trajanoski dell’Università di Medicina di Innsbruck.
«Il nostro scopo – spiega il coordinatore di PreCanMed, Stefan Schoeftner del Laboratorio Nazionale CIB attivo in Area Science Park – è stato quello di trasferire ai partecipanti, competenze specifiche nell’utilizzo di questa potente tecnologia e nel design di nuove strategie di trattamento farmacologico dei tumori. Nelle mani delle nuove generazioni di professionisti della ricerca scientifica, degli studenti delle scuole di dottorato e dei postdoc sta il futuro della nostra capacità di fare innovazione e di superare le sfide che la cura personalizzata dell’individuo e la medicina anticancro di precisione impongono. Ecco perché il programma formativo di questo progetto Interreg rappresenta un elemento cardine della strategia PreCanMed, che prevede tra le altre cose il reclutamento di diversi giovani postdoc, oggi direttamente coinvolti nelle varie fasi della ricerca, e un programma di seminari, workshop e summer school, come quella tenuta a Innsbruck».
«Utilizzare questi sistemi non è semplice – dice una delle partecipanti alla Summer School, Ilenia Segatto, ricercatrice presso il Dipartimento di Ricerca traslazionale del Centro di riferimento oncologico di Aviano -. In teoria è possibile sviluppare organoidi da diversi tipi di tessuto normale e di tumore, a partire da campioni di tessuto prelevati con le biopsie o da piccoli frammenti provenienti dagli interventi chirurgici. Ogni tipo però richiede la messa a punto di specifiche condizioni di coltura. Per questo è davvero molto utile poter scambiare conoscenze ed esperienze con altri ricercatori e avere opportunità per analizzare insieme, in dettaglio, le fasi più critiche della messa a punto e dello studio di questi sistemi».
Il progetto PreCanMed integra la tecnologia degli organoidi tumorali con le tecnologie genomiche, gli screening ad alta processività di composti e la bioinformatica, per generare nuove conoscenze e per sviluppare o identificare terapie antitumorali più efficaci. Inoltre, PreCanMed sta realizzando la prima Biobanca trans-frontaliera italo-austriaca di organoidi tumorali.