«Ricerca e innovazione sono il valore aggiunto del Friuli Venezia Giulia. I privati pronti ad investire in tecnologia troveranno nella nostra regione sempre una porta aperta». Con un chiaro segnale di apertura e collaborazione reciproca espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a Torviscosa ha incontrato Diana Bracco, presidente dell’omonimo gruppo farmaceutico che lo ha accompagnato alla visita della Bracco Spin, uno dei tre siti italiani del gruppo, che vanta stabilimenti anche in Germania, Svizzera, Cina, Giappone e Stati Uniti.
Nella Bassa friulana vengono prodotti mezzi di contrasto per la diagnostica medica, impiegando 138 addetti, in un impianto frutto del recupero di una parte dell’ex Caffaro. A Torviscosa, inoltre, Bracco Spin ha una partecipazione in Halo Industry, società creata con il contributo di Caffaro Industrie e di Friulia Spa, che un anno fa ha dato avvio alla riconversione industriale del polo chimico inaugurando il nuovo impianto cloro-soda a celle a membrana nel segno della compatibilità ambientale.
«La farmaceutica è uno dei settori chiave per lo sviluppo di innovazione nel nostro Paese per questo non possiamo permetterci che subisca contrazioni» ha evidenziato Fedriga che ha quindi collocato il Friuli Venezia Giulia al centro di una possibile «alleanza tra pubblico e privato in cui Friulia sarà sempre presente e non farà mancare la propria parte se necessario». Il cuore dell’alleanza, secondo Fedriga, «risiede nei rapporti internazionali che sono patrimonio del gruppo e che possono offrirci un terreno di collaborazione reciproca; penso alla Cina e ai Paesi con un’economia emergente che potrebbero trovare nella nostra regione e in particolare nel porto di Trieste scenari di sviluppo».
Ricerca e innovazione sono stati indicati dal governatore come «l’unica leva per creare occupazione e fermare l’esodo dei nostri giovani verso l’estero. Per farlo però – ha concluso Fedriga – è necessario che le istituzioni dialoghino con le imprese».
Diana Bracco ha confermato l’impegno dell’azienda in Friuli Venezia Giulia prospettando una crescita di Spin nei prossimi anni che porterà la produzione dalle attuali 996 tonnellate a 1.300 tonnellate di prodotto chimico (iomeprolo), con un incremento dell’11% degli occupati. Per questo è in progettazione il potenziamento dello stabilimento entro giugno 2019.