Emilia Romagna: al via le reti di impresa per l’innovazione

Assinrete e Unioncamere regionale presentano il bando regionale “Contributi per le PMI costituite in Reti” attivo dal 9 luglio. 

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reti di impresa

A disposizione delle PMI costituite in reti di impresa, circa 12.5 milioni di euro di fondi europei del Por Fesr 2014-2020 per la realizzazione di progetti di sperimentazione e innovazione digitale. E’ quanto prevede il bando della Regione Emilia-Romagna aperto dal 9 luglio fino al 21 settembre, data di chiusura per la presentazione delle domande di ammissione ai finanziamenti regionali.

Si tratta di un’importante opportunità per le PMI che, sollecitate ad aggregarsi tra loro, possono affacciarsi al finanziamento per l’adozione di soluzioni innovative nell’ambito dei processi, dell’industrializzazione e delle formule organizzative. I dettagli del bando e la figura del manager di rete sono stati i temi portanti del seminario informativo organizzato da Assinrete, in collaborazione con la Regione e Unioncamere Emilia-Romagna, che si è svolto a Bologna.

Il contributo, a fondo perduto, sarà pari al 50% dei costi ammessi che potranno oscillare tra i 150.000 e i 300.000 euro. I progetti  reti di impresa dovranno svilupparsi tra il 1 marzo 2019 e il 31 agosto 2020. Una sfida importante, ma realizzabile attraverso l’utilizzo del Contratto di Rete, come strumento di aggregazione flessibile che pur mantenendo l’autonomia delle imprese, permette un rafforzamento sinergico, e il sostegno operativo, proveniente dalla figura del manager di rete, nella gestione esperta ed efficace delle reti di impresa.

Secondo i dati InfoCamere aggiornati al 3 luglio 2018, in Italia sono 29.803 le imprese coinvolte in 4.776 contratti di rete, di cui 727 a soggettività giuridica. Per numero di imprese, il Lazio è capofila, seguito da Lombardia, e al sesto posto si posiziona l’Emilia-Romagna con 1.922 aziende.

«Da tempo le Camere di commercio si sono impegnate con progetti ad hoc per favorire la diffusione dei contratti di rete – ha detto il segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna, Claudio Pasini – nella convinzione che questo modello organizzativo tra imprese possa contribuire a rafforzare le forme di collaborazione in ambito produttivo e commerciale. Di qui la disponibilità a promuovere il bando della Regione che mette a disposizione risorse importanti».

Silvano Bertini, responsabile servizio ricerca e innovazione della Regione Emilia-Romagna ha evidenziato come il bando abbia l’obiettivo di «spingere le imprese a unire forze e competenze per raggiungere risultati innovativi. La rete è processo complesso che – ha aggiunto Bertini – va ben accompagnato: di qui l’importanza della figura del manager di rete. Il bando, volto alla valorizzazione della ricerca e da qui risultati spendibili sul mercato, si indirizza a reti esistenti che hanno già sperimentato questa possibilità, alle imprese che hanno partecipato al bando sui laboratori, e soprattutto alle start up hi tech».

I beneficiari del bando possono essere le aziende costituite in rete di PMI, attraverso la stipula di contratti di rete collaborativa, che includano almeno 3 imprese indipendenti tra loro. I progetti ammissibili devono prevedere la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative di interesse comune, in cui la collaborazione tra le imprese sia fattore di avanzamento tecnologico. Sono ammessi anche progetti di innovazione digitale in grado di apportare cambiamenti sostanziali nell’organizzazione di particolari funzioni aziendali.

Il manager di rete è figura obbligatoria per la presentazione delle proposte di progetto. «Assinrete, associazione professionale costituita ai sensi della legge 4/2013 – ha sottolineato il presidente Paolo Fiorentino – vuole rappresentare il vasto mondo delle professioni collegate al tema delle reti d’imprese, e si pone come interlocutore qualificato per le imprese e per le istituzioni, quali la Regione Emilia-Romagna che, in maniera lungimirante, ha inteso valorizzare il modello di aggregazione in rete e la funzione fondamentale del manager di rete, ritenendolo figura obbligatoria per le proposte di progetto. Proprio in questa ottica – ha concluso Fiorentino – Assinrete assicurerà la propria collaborazione fattiva per le imprese che vorranno individuare i professionisti e i manager di rete più adeguati, mettendo a disposizione la competenza e l’esperienza dei propri associati, oltre 120».