Inaugurata la nuova sede per il Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna

Oltre 240 metri quadrati completamente ristrutturati al Padiglione 5 del Policlinico di Sant'Orsola. 

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Centro Riferimento Trapianti dell'Emilia-Romagna

Il Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna costituisce lo snodo nevralgico della complessa macchina che si mette in moto in occasione di ogni donazione, per consentire tutti i trapianti. Si tratta di una struttura della Regione che ha sede presso il Policlinico di Sant’Orsola e che ora avrà a disposizione il doppio della superficie, oltre 240 metri quadrati completamente ristrutturati al primo piano del padiglione 5. Ci sono spazi aperti per le attività di coordinamento, un locale per i colloqui, sala riunioni, studi medici e direzionale, aree di segreteria e accoglienza, locali di supporto e archivio.

La struttura è stata inaugurata dall’assessore regionale alle politiche per la salute, Sergio Venturi, dal direttore generale del Policlinico, Antonella Messori, e dal direttore del Crt, Gabriela Sangiorgi: sorge nei locali della ex radiologia, non più in uso, ed è stata realizzata grazie ad un investimento complessivo di 326.000 euro, finanziati dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna nell’ambito del programma delle manutenzioni straordinarie.

«Il sistema di donazione di donazione e trapianto di organi e tessuti – ha sottolineato Venturi – in Emilia-Romagna funziona bene, non a caso più di un paziente trapiantato su tre arriva da fuori regione. Risultati confermati ogni anno grazie all’alta qualità delle competenze e delle strutture del nostro sistema sanitario e ad un efficace lavoro di squadra, svolto assieme ad Aido, associazioni di volontariato ed enti locali; e anche grazie allo sforzo straordinario messo in campo dal Centro riferimento trapianti sul fronte dell’informazione, della sensibilizzazione e della formazione».

«Il merito per i risultati che il sistema dei trapianti ha raggiunto e confermato in Emilia-Romagna – ha spiegato Sangiorgi – va senz’altro riconosciuto alla Regione, anche per aver investito sulla rete dei coordinatori locali che, uno per ogni sede donativa, lavorano ogni giorno per far crescere la cultura della donazione».

«È per noi un motivo di grande soddisfazione – ha commentato Messori – aver potuto investire per sviluppare, qui al Sant’Orsola, il principale polo dei trapianti in Emilia-Romagna, la sede del Centro che coordina tutta l’attività di una regione che, grazie alla generosità dei donatori, si conferma come un punto di riferimento a livello nazionale».

Assieme all’inaugurazione del nuovo reparto, è stato presentato il rapporto 2017 su donazione e trapianto in Emilia-Romagna, dal quale emergono cifre record, ma comunque sopra i risultati raggiunti negli anni precedenti e nettamente sopra le medie nazionali. La donazione di organi, cellule e tessuti rimane alta anche nel 2017 in Emilia-Romagna, anche se non ancora in grado di rispondere totalmente ai bisogni crescenti della popolazione. Soprattutto perché i Centri regionali restano fortemente attrattivi per pazienti provenienti da altre parti del Paese: tra i 339 trapianti effettuati lo scorso anno, oltre uno su tre (129, pari al 38%) hanno interessato residenti fuori regione. Dati che appaiono sostanzialmente confermati dagli andamenti rilevati nel primo semestre 2018, soprattutto rispetto ai trapianti.

Nel 2017, i donatori segnalati sono stati 238, 4 in più rispetto al 2016, ma i donatori utilizzati sono stati 122, 20 in meno rispetto al 2016. Questo scarto è dovuto principalmente all’aumento dell’età media dei donatori e ad un conseguente aumento di inidoneità. L’indice per milione di popolazione (pmp) per i donatori utilizzati rimane comunque quasi 4 punti sopra la media nazionale (27,4 contro 23,7).

Sono 19 le Rianimazioni regionali che hanno segnalato potenziali donatori. Tra quelle dotate di Neurorianimazione e Neurochirurgie spiccano il Bufalini di Cesena con 46 segnalazioni (+15 rispetto al 2016), seguito da Modena-Baggiovara con 33 (+1) e da Reggio Emilia con 29 (+13); tra quelle prive si segnalano Ravenna con 12 segnalazioni e il Sant’Orsola con 10. Le opposizioni complessivamente sono state 67, 6 in più del 2016.

Nel 2017 è proseguito il lavoro per le donazioni a cuore fermo: sono stati segnalati 2 donatori a Cesena e 1 a Baggiovara, che hanno generato 7 trapianti a Bologna e 1 a Modena.

Nel 2017 sono diminuiti i trapianti rispetto al precedente anno record (in cui ne erano stati effettuati 386), per tutti gli organi, tranne i polmoni rimasti stabili a quota 6: sono stati effettuati 181 trapianti di rene (21 da vivente); 20 di cuore di cui 4 pediatrici, tutti al Sant’Orsola; 132 di fegato (81 a Bologna, di cui 1 da vivente e 51 a Modena); 6 di polmone, tutti al Sant’Orsola. Su 339 trapianti effettuati, 129 hanno interessato pazienti provenienti da fuori regione. I pazienti in lista d’attesa sono passati da 1.072 a 1.143 (+ 6,6%).

Nel primo semestre 2018 continua per le donazioni la dinamica già rilevata nel 2017: aumentano, in modo anche consistente, le segnalazioni (137 contro 114, + 20,1%), mentre diminuiscono le donazioni utilizzate, da 67 a 65. Le opposizioni sono passate da 34 a 38, diminuendo comunque in percentuale (dal 29,8% al 27,7%). I trapianti sono rimasti sostanzialmente stabili, passando da 183 a 181: quelli di fegato sono scesi da 67 a 60, mentre tutti gli altri sono in leggero sviluppo, passando quelli di cuore al sant’Orsola da 9 a 12, di rene da 113 a 117 e quelli di polmone da 3 a 4.

Quanto alle altre banche regionali, quella del tessuto muscolo-scheletrico ha partecipato a 69 prelievi con una raccolta complessiva di 897 segmenti osteotendinei. La donazione delle cornee è aumentata del 31%, passando da 1.242 a 1.638 con 474 trapianti effettuati. I prelievi di tessuto cutaneo sono stati 76, trapiantando presso il Centro grandi ustionati 44.000 cmq di pelle su 24 pazienti. Alla Banca del sangue cordonale sono pervenute 759 raccolte di cui solo 107 bancate, anche per l’innalzamento della soglia di idoneità. La Banca dei segmenti cardiovascolari ha bancato, infine, 101 segmenti vascolari e 29 valvole cardiache, distribuendo 33 segmenti vascolari e 13 valvole cardiache.