Il tema del riordino del sistema delle autonomie locali e il ruolo delle province ha assunto in Italia negli ultimi anni sempre maggiore rilevanza, a fronte delle mutate condizioni socio-economiche e della necessità di offrire ai cittadini un modello di pubblica amministrazione più moderno ed efficiente.
Il vicepresidente della Regione del Veneto, Gianluca Forcolin, lo ha evidenziato intervenendo al Convegno dell’Unione delle Province Italiane che si è svolto a Bergamo, dove ha ricordato che la Regione del Veneto ha avviato un complesso e articolato percorso di riordino territoriale che ha comportato una serie di interventi e azioni su più livelli: normativo, programmatorio, di informazione e formazione a favore del personale e degli amministratori locali.
«L’obiettivo – ha detto Forcolin – è di dare vita ad un riordino territoriale non imposto, ma scelto e condiviso con gli enti locali che partecipano a questo processo attraverso la concertazione, per condividere le forme di intervento che devono portare ad una razionalizzazione dei livelli di gestione in un’ottica di semplificazione e di ricomposizione, secondo una logica plurifunzionale».
Con riferimento al ruolo delle province, Forcolin ha ricordato che in vista del Referendum sull’Autonomia del Veneto del 22 ottobre 2017, la Regione e l’UPI Veneto hanno sottoscritto un documento nel quale concordano nel ritenere che il principio di autonomia, perché sia tale, non può che riguardare l’intero sistema ordinamentale, come delineato dall’art. 114 della Costituzione.
«La riforma Delrio, per quanto non positiva, ha però fatto fare una sorta di “tagliando” sul funzionamento e sulle criticità delle province. Occorre ora – ha concluso Forcolin – avviare una riflessione sul ruolo da riconoscere, quali Enti di area vasta nella prospettiva del nuovo quadro istituzionale delineatosi a seguito dell’esito del referendum. Il negoziato che il presidente Zaia ha avviato con il governo deve riportare al centro dell’attenzione anche il nodo fondamentale delle risorse necessarie al loro funzionamento. In sede locale, nell’ambito del processo di riordino, sono stati attivati con l’UPI e le autonomie locali i tavoli per individuare soluzioni operative concordate».