Italia: crescita economica in rallentamento con stima del Pil 2018 a 1,3% (-0,2)

La minore crescita attesa apre nuove buchi nei conti dello Stato, che si vanno ad aggiungere al minore gettito dalle sanatorie fiscali. 

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L’economia del Friuli Venezia Giulia

Crescita economica in frenata: il Centro studi di Confindustria conferma le stime lanciate lo scorso dicembre: l’economia italiana sta rallentando e rispetto al previsto mancheranno quest’anno uno 0,2% di crescita di Pil e lo 0,1% nel 2019.

Il rallentamento generalizzato a livello europeo della crescita economica ampliato anche dalla guerra dei dazi che sta entrando a pieno regime sta rallentando il ritmo della manifattura e dell’export e deprime anche in consumi interni complice una situazione economica nazionale non ancora completamente ristabilita, con la fiducia delle famiglie sempre traballante verso il segno negativo.

La minore crescita dell’economia nazionale apre un nuovo buco nei conti dello Stato, che andrebbe ad aggiungersi anche al mancato successo della rottamazione delle cartelle esattoriali che il cui gettito è fermo alla metà di quanto inizialmente previsto. A spanne mancheranno circa 15 milairdi di euro che andranno trovati per tenere in equilibrio i conti pubblici, al netto delle spese necessarie per la sterilizzazione delle clausole Iva e dei provvedimenti sociali e fiscali che il nuovo governo vorrebbe emanare.

Oltre alla congiuntura internazionale, inizia a pesare anche il venire meno della spinta degli investimenti per l’ammodernamento tecnologico per l’esaurirsi degli incentivi. Rallentamento incentivato anche dalla crescita del costo del denari, oggi cresciuto di 100 punti base rispetto alla media degli ultimi 4 mesi a causa della crescita del differenziale di rischio Italia rispetto alla media europea.