L’89% dei 56.600 iscritti a Cna Pensionati Emilia Romagna sono interessati a viaggiare e più di 50.000 persone, in età tra i 60 e i 70 anni, sono “viaggiatori d’argento” che alimentano il sempre più ricco filone del turismo d’argento.
Come in tutti i paesi Ocse, si consolida un nuovo stile di vita basato sulla longevità che soltanto nell’universo Cna regionale può valere a regime oltre 45 milioni di euro/anno di spesa turistica.
«La ricerca “Silver Traveller Trends & Trips” (STT&T)” di CNA Emilia Romagna – afferma Roberto Masi, presidente commercio e turismo di Cna Emilia Romagna – ci dice che i turisti longevi viaggiano per “conoscenza e curiosità di scoprire cose nuove”, per “puro divertimento dopo una vita di duro lavoro” e per “socialità e voglia di stare insieme e non sentirsi soli”. Dalla ricerca emerge inoltre che questi viaggiatori prediligono i pacchetti di viaggi organizzati nei prodotti “città d’arte” (vero best seller!), “relax mare/montagna” ed “eccellenze di territorio”. Tema, quest’ultimo, nel quale il mondo dell’artigianato tipico, d’arte, della moda e del design svolge un ruolo di primo attore e dove le nostre imprese artigiane possono trovare importanti opportunità di mercato».
Secondo Salvatore Cavini, presidente Cna Pensionati Emilia Romagna, «i “silver traveller” di Cna Pensionati della nostra regione fanno in maggioranza viaggi relativamente lunghi di 3-7 giorni, dichiarano una capacità di spesa media giornaliera di circa 180 euro comprendendo il pernottamento in hotel (la soluzione ricettiva preferita), il cibo (meglio in un’osteria o in un ristorante tradizionale), il divertimento e il consumo culturale, al netto di servizi e costi di viaggio (ma non abbandonerebbero mai la propria auto). In media fanno 2-3 viaggi all’anno: la maggioranza sceglie destinazioni italiane fuori dall’Emilia-Romagna ma oltre 1/3 aspira a viaggi in Europa e anche nel resto del mondo. Sorprendentemente sono anche “longevi digitali” perché oltre il 70% degli intervistati cerca nuove esperienza di viaggio su internet e un 1/3 è iscritto a Facebook».
Facile capire perché si parla di turismo d’argento ed “economia d’argento”, una dimensione di sociale ormai del tutto diversa dal “turismo sociale degli anziani” di fine ‘900, perché fatta dai cosiddetti “baby boomers” degli anni ’50-’60 la generazione più affluente del pianeta e quella con il welfare più ricco e organizzato che il mondo abbia mai visto.
All’interno della “silver economy”, il turismo d’argento è fatto dagli ultracinquantacinquenni che viaggiano e fanno vacanza: nel 2030, 61,5 milioni di europei (+73% in 20 anni), 27,3 milioni i nord americani (+125% in 20 anni) e 140 milioni gli asiatici (+235% in 20 anni). Nella sola Cina, il turismo d’argento sviluppa un giro d’affari di 1.290 miliardi di euro all’anno. E i “China Silver Traveller” fanno 2 viaggi all’anno, uno in nord America e uno in Europa (Fonte China Travel Outbound).
In base al rapporto “Silver Travel Industry 2017”, la spesa media dei “Silver Traveller” internazionali è di 3.179 dollari/anno superiore di quasi il 60% rispetto a quella di 1.800 euro/anno dei “Silver Traveller” di Cna Emilia Romagna.