Agricoltura a basso impatto ambientale per cibi e prodotti sani per contrastare il cambiamento climatico e ridurre sempre più gli effetti dei gas serra. L’Emilia Romagna investe 16,7 milioni di euro per finanziare, con due bandi, le produzioni biologiche per ulteriori 71.000 ettari di territorio e per sostenere la biodiversità e un’agricoltura capace di consumare sempre meno risorse come aria, acqua e suolo su una superficie di quasi 10.000 ettari.
Ottima l’adesione degli agricoltori che con 3.269 richieste, di cui 3.256 ammesse, hanno risposto ai bandi “Agro-clima-ambiente” (Misura 10) e “Agricoltura biologica” (Misura 11) del Programma di sviluppo rurale rivolti alle imprese emiliano-romagnole.
Al primo bando, che ha attivato otto tipi di operazione diverse, sono arrivate 643 richieste di sostegno (ammesse 542), e saranno finanziati interventi per un totale di oltre 5,4 milioni di euro sulla prima annualità, mentre per il secondo bando(Misura 11) sono state 2.626 le domande (2.613 quelle ammesse), per una richiesta complessiva annuale di oltre 17,2 milioni di euro.
I finanziamenti complessivi, che daranno il via agli interventi in tutta l’Emilia-Romagna, ammontano a 16,7 milioni di euro per il 2018 cui andranno ad aggiungersi, dopo una modifica del Psr in corso di approvazione, circa 6 milioni per arrivare alla totale copertura di tutte le domande ammissibili.
«Con questi bandi sosteniamo interventi di lungo periodo che vanno ad incidere sulla sostanza della nostra agricoltura – ha spiegato l’assessore all’agricoltura, Simona Caselli – e che ci fanno fare un altro passo avanti verso un modello produttivo che offre enormi garanzie di sostenibilità. Oltre alla crescita del biologico, che è molto vicino al raddoppio della sua superficie entro il 2020, sono previsti importanti interventi che per ridurre le emissioni inquinanti e contribuire a contrastare i cambiamenti del clima».