Creazione di misure fiscali che incidano positivamente sull’attrattività delle imprese nonché il sostegno a politiche di riuso degli immobili esistenti per dare nuove opportunità al settore dell’edilizia. Ma anche supporto alla grande viabilità con una rete più moderna che possa sostenere il traffico in caso di difficoltà ed infine creazione di enti di area vasta, a carattere elettivo.
Sono stati questi alcuni dei temi cardine illustrati al Consiglio generale di Unindustria Pordenone dal governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Come ha ricordato il presidente dell’associazione, Michelangelo Agrusti, «è importante che Fedriga abbia incominciato le consultazioni con il comparto industriale di Pordenone, segno di attenzione nei confronti di un territorio molto dinamico». Agrusti ha poi espresso l’auspicio che «chi guida la Regione tenga conto delle diverse specialità esistenti in Friuli Venezia Giulia».
Dal canto suo, il governatore si è soffermato su alcuni temi di rilevanza per il rilancio del territorio regionale. Sul fronte delle grandi opere, Fedriga, anche in qualità di commissario per i cantieri della A4, ha evidenziato come alcune delle grandi problematiche riscontrate in questi giorni lungo l’arteria autostradale siano da ascrivere a lotti di lavori troppo grandi. «La Regione – ha detto il governatore – deve intervenire creando infrastrutture di rete a supporto delle aree che si trovano lontane dalla grande viabilità».
Per quanto riguarda la fiscalità, la Regione chiederà al Governo un tavolo di confronto che tenga conto della specialità del Friuli Venezia Giulia «andando a incidere sui fattori che attualmente penalizzano il nostro territorio. L’intento è quello intervenire sulla pressione fiscale complessiva, liberando risorse a sostegno dell’attrazione di imprese che ritengono conveniente e competitivo l’investimento nella nostra regione».
Per le costruzioni e l’edilizia, indicatori sullo stato di salute del sistema, Fedriga ha ricordato l’importanza di avere al riguardo idee innovative. «È necessario – ha detto il governatore – creare un forte connubio tra pubblico e privato che consenta di riqualificare il patrimonio esistente, togliendolo dal degrado». Inoltre Fedriga ha evidenziato la necessità «di trovare un sistema che premi il ricorso a ditte locali per simili interventi, vincolando i fondi destinati ai comuni all’utilizzo di questa procedura».
Sulle autonomie locali, Fedriga ha evidenziato la volontà dell’amministrazione di procedere ad un riassetto istituzionale, «creando enti di area vasta che non siano calati dall’alto ma frutto del confronto anche con le categorie economiche. Queste nuove istituzioni – ha aggiunto il governatore – dovranno rappresentare le diverse identità locali ed essere di carattere elettivo in modo che l’operato venga valutato al termine del mandato da chi risiede in quel territorio».