Autovie Venete, traffico in crescita specie quello pesante

Nei primi 5 mesi del 2018 sono transitati in media 1.800 Tir in più. Accelerazione per la realizzazione della terza corsia. Interventi per la sicurezza dell’esodo estivo. 

0
932
autovie venete

Nel 2017, sulla rete di Autovie Venete, l’incremento del traffico è stato del 2,6% sul 2016 passando da 47.033.000 transiti a 48.262.000. Di questi, 35.590.000 sono veicoli leggeri (+ 1,36%), mentre 12.672.000 sono veicoli pesanti (+ 6,30%). L’incremento dei mezzi pesanti è notevolissimo e la crescita non si ferma nei primi 5 mesi del 2018 è stata del +5,02%. Nel periodo gennaio-maggio, i transiti sono passati dai 5.051.000 del 2017 ai 5.304.000 del 2018. Nei primi 5 mesi del 2018, sono stati registrati, praticamente, quasi 1.800 mezzi pesanti in più al giorno, mentre si assiste a un calo di quelli leggeri (-1,01%) e questo perché chi effettua spostamenti di medio-breve raggio sceglie la viabilità ordinaria, in attesa della fine dei lavori per evitare di rimanere imbottigliato e di dovere comunque pagare un pedaggio per un servizio inesistente.

Questi i dati salienti illustrati dal presidente di Autovie Venete, Maurizio Castagna, durante la conferenza stampa congiunta con la presidente di Cav, Luisa Serrato, e di Bruno Chiari, direttore generale di Serenissima, Concessionaria del tratto autostradale Brescia-Padova, durante la quale sono state presentate le azioni pianificate per affrontare l’esodo estivo e la nuova app “InfoViaggiando”.

«L’aumento del traffico, quasi superfluo dirlo, ha messo sotto pressione la rete autostradale che – ha precisato Castagna – già in condizioni normali fa fatica a reggere volumi così elevati». A fronte dell’incremento del traffico, è cresciuta anche l’incidentalità. Nel 2017 ci sono stati 701 incidenti, (erano 631 nel 2016) con oltre 1 milione di transiti in più. Premesso che gli incidenti sono dovuti principalmente al non rispetto delle regole del codice della strada – dalla mancata osservanza delle distanze di sicurezza, all’uso dei cellulari alla guida – i cantieri per i lavori della terza corsia in A4, con le corsie a larghezza ridotta e la mancanza di corsia d’emergenza complicano ancor più la regolare circolazione in autostrada, con la necessità spesso di chiuderla per poter intervenire in caso di incidente. Questo perché, al posto di due corsie più emergenza ora ce ne sono due più strette (da 3,50 metri) e niente emergenza. Ogni incidente, anche se non è gravissimo, richiede molto più spesso di prima la chiusura dell’autostrada per la rimozione dei mezzi e raramente c’è la possibilità di far defluire, seppur lentamente, il traffico bloccato. La terza corsia diventa dunque fondamentale non soltanto per rendere più fluido il traffico, ma anche per ridurre l’incidentalità, (nel primo lotto Quarto D’Altino San Donà di Piave, dove è già costruita la circolazione è decisamente scorrevole e gli incidenti sono diminuiti) si è passati da 240 a 118 dopo i lavori (-51%).

Autovie sta spingendo al massimo per realizzare la terza corsia quanto prima (la Concessionaria ritiene di completare i lavori entro la metà del 2020) innanzitutto nel tratto Portogruaro-Palmanova, considerato il più critico. Nell’aprile 2017 sono partiti i cantieri relativi al terzo lotto che si sviluppa fra Alvisopoli e Gonars. Nel tratto interessato dai lavori il limite di velocità è di 80 chilometri all’ora ridotto a 70 chilometri all’ora per i mezzi pesanti che, a pieno carico, superano le sette tonnellate e mezzo. Ad ottobre 2017 sono stati avviati i lavori sul tratto di A4 compreso fra Gonars e Palmanova (primo sub lotto del quarto lotto), un intervento che va a insistere anche sull’interconnessione fra la A23 e la A4, il cosiddetto nodo di Palmanova. Alla fine di marzo 2018 è stato siglato il contratto d’appalto anche per i lavori del tratto Portogruaro–Alvisopoli (primo sub lotto del secondo lotto) i cui cantieri apriranno dopo l’estate.

Per gestire il traffico in questo periodo e intervenire efficacemente in caso di necessità, sono state adottate una serie di misure quali segnaletica potenziata, limiti di velocità, autovelox, controlli Polstrada intensificati. Con la regia dei prefetti di Udine, Trieste e Venezia, inoltre, sono stati studiati e adottati appositi protocolli operativi per coordinare gli interventi in caso d’emergenza, utilizzando un modello unico di procedura, condiviso e codificato, per aumentare la sicurezza e gestire eventuali criticità. Per quanto riguarda l’infomobilità, grazie alla continua evoluzione tecnologica oggi possiamo veramente dire che la diffusione delle notizie ha a disposizione una quantità di canali tale da raggiungere veramente tutti: dalle trasmissioni radiofoniche ai siti web dalle applicazioni scaricabili gratuitamente ai canali social, fino al numero verde InfoViaggiando 800.99.60.99.

InfoViaggiando è anche il nome della nuova app e del nuovo sito che riuniscono in un unico sistema tutte le informazioni sul traffico, aggiornate in tempo reale – riguardanti le reti autostradali gestite da Autovie Venete, Cav e Autostrada Brescia-Padova. Frutto di una sempre più stretta e concreta collaborazione fra concessionarie autostradali per migliorare l’informazione all’utenza, InfoViaggiando contiene tutte le informazioni sul traffico, gli incidenti, i lavori e le chiusure per quanto riguarda la viabilità dell’intera A4 da Brescia a Trieste e di altri tratti autostradali. Per cercare di diffondere in modo ancora più capillare l’informazione all’utenza soprattutto per quanto riguarda i cantieri attivi sulla A4, a breve partirà una massiccia campagna di comunicazione #LaTerzaCorsiaSiFaStrada che utilizzerà strumenti tradizionali come affissioni e depliant a strumenti innovativi come video, clip, Facebook e Instagram due social che andranno ad aggiungersi a Twitter e YouTube: #laterzacorsiasifastrada è lo slogan scelto che accompagnerà tutti i messaggi e le attività fino alla fine dei lavori.

Alla presentazione erano presenti anche i rappresentanti della Polstrada: Cinzia Ricciardi, comandante della Polizia stradale del Veneto; Gianluca Romiti, comandante del Centro Operativo Autostradale di Udine e Antonio Di Gregoli primo Dirigente del Compartimento Polstrada Friuli Venezia Giulia in sostituzione del comandante Paolo Sartori. Di Gregoli ha fornito i dati relativi alle violazioni accertate sulla rete di Autovie dal 1 gennaio 2018 al 10 giugno 2018. Complessivamente i servizi di pattuglia effettuati sono stati 2 mila 542, le violazioni sono state 11 mila 962, di cui 5 mila 630 rilevate con gli autovelox; 292 gli incidenti, di cui 3 mortali. Di Gregoli si è soffermato in particolare sulla necessità di adottare una guida attenta e prundente: «noi ci impegneremo al massimo nella prevenzione del formarsi delle code e nella loro segnalazione, perché ci rendiamo conto che più la marcia è lenta più la tentazione di distrarsi è forte e potenzieremo ulteriormente le pattuglie anche quelle di polizia giudiziaria».