Doccia fredda sulla ripresa dell’economia italiana: ad aprile in calo la produzione industriale

-1,2% su marzo. Manca ancora il 19,2% per raggiungere il livello di antecrisi (aprile 2008). Calo generalizzato in tutt’Europa. 

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calo produzione industriale

Prende corpo il rallentamento della ripresa dell’economia italiana con un brutto segnale dalla produzione industriale che in aprile fa registrare una contrazione dell’1,2% su marzo. E’ il terzo dato mensile negativo del 2018 che ha visto la produzione industriale in crescita soltanto in marzo (+1,2%). Il Pil italiano a cavallo tra il 2016 e il 2017 aveva fatto registrare nel dato trimestrale crescite sul trimestre precedente dello 0,5%.

Nel primo trimestre del 2018 è cresciuto solo dello 0,3% e il dato sulla produzione industriale di aprile appena diffuso, sostiene il Centro Studi Promotor, induce a ritenere che nel secondo trimestre di quest’anno il tasso di crescita calerà ancora, come testimonia anche l’indicatore anticipatore del ciclo economico ebalorato dall’Istat che registra una flessione.

Le cause del rallentamento della produzione industriale vanno ricercate in una frenata sia della domanda estera che della domanda italiana per investimenti. Incide anche l’indice di fiducia delle imprese, passato da quota 108,5 di fine 2017 a 104.7 di maggio 2018.

I settori di attività economica che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+11,1%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+8,3%) e della fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a (+6,8%). Le diminuzioni maggiori si registrano invece nei settori dell’industria del legno, della carta e stampa (-4,1%), della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-4,0%) e della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-1,9%).

In ogni caso, secondo Paolo Mameli, dell’ufficio studi di banca Intesa Sanpaolo, «si tratta del ventunesimo mese consecutivo di espansione, la striscia positiva più lunga da quella a cavallo tra fine 2005 e fine 2007. 
Il calo congiunturale della produzione industriale ad aprile è in linea con quanto registrato negli altri principali Paesi europei (Germania -1,7%, Francia -0,5%, Spagna -1,8% m/m, media eurozona -0,7% m/m), e appare dovuto a effetti di calendario (la Pasqua a inizio mese, il ponte festivo di fine mese). In tal senso, ci aspettiamo un recupero a maggio 
Tuttavia – evidenzia Mameli -, a meno di un rimbalzo spettacolare a maggio e giugno, difficilmente la produzione registrerà un incremento significativo nel trimestre in corso. Ciò significa che il settore industriale potrebbe non contribuire alla crescita del PIL nel secondo trimestre, come già accaduto a inizio anno».