Il “Premio Innovazione Smau 2018” alla modenese Hpe Coxa

Il riconoscimento nella categoria “Industria 4.0”. Bozzoli: «premiati gli ingenti investimenti effettuati nelle nuove tecnologie». 

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Il “Premio Innovazione Smau-R2B” quest’anno è stato assegnato alla modenese Hpe Coxa con la motivazione “Per essersi distinta tra le imprese e le Pubbliche amministrazioni del territorio che hanno innovato il proprio business con successo”.

L’azienda specializzata in engineering per il settore dell’automotive, motorsport e automation solution è stata premiata per la categoria “Industria 4.0” nel corso della manifestazione “Research to Business-Smau Bologna”, evento dedicato all’innovazione e alla ricerca industriale che ha riunito, con momenti di networking, incontri e workshop, aziende leader di settore, Centri di ricerca e operatori del digital con l’obiettivo di accelerare il processo di trasformazione digitale delle imprese del territorio attraverso il modello dell’ “Open Innovation”.

«Siamo molto soddisfatti di avere ricevuto questo riconoscimento – ha dichiarato Andrea Bozzoli, amministratore delegato di Hpe Coxa durante la cerimonia di consegna -. Da sempre i nostri fattori di forza sono gli ingenti investimenti sulle nuove tecnologie e l’impegno costante e mirato sul capitale umano. Collaboriamo con Università e Politecnici per attirare giovani esperti in nuove tecnologie, da affiancare all’esperienza altamente profilata dei nostri ingegneri senior».

Negli ultimi anni, il Gruppo Hpe Coxa ha realizzato investimenti in innovazione e tecnologia per circa 20 milioni di euro: un impegno importante che garantisce ai propri clienti strategici un’offerta di servizi integrati che vanno dalla progettazione, alla realizzazione di prototipi, fino alla sperimentazione. La maggior parte delle macchine dei laboratori del Gruppo, inoltre, sono connesse, in linea con i paradigmi della digital manufacturing e dell’Industry 4.0 che integrano e ottimizzano i processi tradizionali.

Il Gruppo, fondato da Piero Ferrari e amministrato da Andrea Bozzoli, collabora con i protagonisti di riferimento di questi settori a livello sia locale che mondiale. Più di due terzi dei suoi 250 dipendenti sono ingegneri e realizza un fatturato annuo di 30 milioni di euro. Per la realizzazione del Centro di sperimentazione motori sono stati investiti 10 milioni di euro. È il laboratorio nel quale vengono sviluppati e testati i nuovi motori per le vetture dei prossimi anni.

Ad ottobre 2017 è stato inaugurato il nuovo Centro di Ricerca per il Design for Additive Manufacturing. Il progetto permetterà di estendere alla tecnologia di Additive Manufacturing la gamma di servizi di sviluppo prodotto offerta dal Gruppo Hpe Coxa ai propri clienti. Il Centro, tecnologicamente all’avanguardia, prevede un investimento globale di 8 milioni di euro di cui 3,5 finanziati dalla Regione Emilia-Romagna (legge Regionale n. 14/2014) e l’assunzione a tempo indeterminato di 20 ingegneri ricercatori. Inserito in una logica di Smart Factory, il Centro Metal Additive è complementare alle tecnologie presenti all’interno del MIL, il Machining Innovation Lab inaugurato nel 2016 con un investimento di 2,5 milioni di euro, e che vede unite le tecnologie più avanzate di lavorazione meccanica, utensili e attrezzature, insieme ai sistemi di controllo di processo a scansione ottica.

Nel febbraio 2018, insieme ad Accenture, Hpe Coxa ha realizzato un nuovo Centro che offre alle aziende la possibilità di approfondire, testare e implementare soluzioni IoT e trarre vantaggio dalle ultime tecnologie per raggiungere nuovi livelli di efficienza e crescita. Il nuovo Industrial IoT Innovation Network accompagna le imprese nella digital transformation per l’ottimizzazione delle attività e la riduzione dei costi attraverso l’applicazione di manufacturing analytics, analizzando cioè i dati prodotti dai sensori IoT tramite cloud e big data. È il luogo dove coniugare l’esperienza professionale di persone che lavorano quotidianamente nelle imprese innovative con la straordinaria capacità di conoscenza che arriva dai dati, dall’industrial Internet of Things, dalla sensoristica e dai nuovi strumenti dell’automazione.