Nel 2017 il consumo di GPL a 3,4 milioni di tonnellate, costante rispetto al 2016

Assemblea di Assogasliquidi-Federchimica. Immatricolazioni auto a GPL cresciute del 27% e la quota sul mercato totale è passata al 6,5%. Cresce ancora il GNL, +50% i consumi nel 2017. 

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In occasione dell’assemblea di Assogasliquidi-Federchimica a Roma, sono stati resi noti i numeri del settore del GPL e del GNL ed evidenziarne le grandi potenzialità di crescita e utilizzo. Presentata anche l’indagine realizzata dall’Unione Nazionale dei Consumatori su cosa pensano e sanno i cittadini del GPL.

L’Assemblea ha confermato, per altri tre anni, Francesco Franchi (Costiero Gas Livorno) presidente di Assogasliquidi-Federchimica, e ha nominato Andrea Arzà (Liquigas) presidente del Gruppo merceologico GPL combustione, Marco Roggerone (Autogas Nord) presidente del Gruppo merceologico GPL autotrazione e Giacomo Fabbri (Società italiana gas liquidi) presidente del gruppo merceologico GNL.

Secondo le stime del ministero dello Sviluppo economico, il fabbisogno di GPL nel 2017 è stato di 3,4 milioni di tonnellate, in linea con il 2016, di cui 1,7 milioni per uso combustione e 1,7 milioni di per uso autotrazione. Al 31 dicembre 2017 la produzione di GPL è stata di 1,8 milioni di tonnellate lorde, le importazioni sono state di 2,4 milioni di tonnellate e le esportazioni di 306.000 tonnellate.

Nei primi quattro mesi del 2018, il consumo di GPL è stato pari a 1,2 milioni di tonnellate, sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente, di cui 700.000 tonnellate per uso combustione e 500.000 per uso autotrazione. Per quanto riguarda il settore auto, si registra un netto aumento, pari al 27% rispetto al 2016, delle immatricolazioni di auto a GPL, ossia dotate già in fase di realizzazione del doppio sistema di alimentazione, che raggiungono le 129.000 unità. Sul totale delle auto immatricolate lo scorso anno, cresce la quota del GPL passa dal 5,6% del 2016 al 6,5% del 2017, con la benzina al 31,9%, il diesel al 56,4%, l’ibrido al 3,4%, il metano all’1,7% e l’elettrico allo 0,1%.

Durante l’assemblea sono stati anche presentati i risultati dell’indagine condotta dell’Unione Nazionale dei Consumatori su cosa pensano gli italiani del GPL e come lo usano. Con l’83% delle risposte viene indentificato come carburante per auto, nel 63% dei casi come energia per alimentare la casa. Per 9 italiani su 10 l’auto a GPL vuol dire risparmio, per 7 su 10 è sinonimo di prodotto ecologico, e per 4 su 10 di libertà di movimento, anche con i blocchi del traffico. Per quanto riguarda il settore domestico, nel 56% dei casi un’abitazione alimentata a GPL significa energia pulita, seguita da versatilità (45%) e presenza capillare su tutto il territorio, comprese aree rurali e montane (36%).

Il 2017 ha inoltre confermato la forte crescita della domanda di GNL, attestatasi a circa 30.000 tonnellate, domanda che ha fatto registrare un aumento del 50% rispetto ai consumi del 2016. A fare da traino a questa crescita è stato il marcato sviluppo di tutta l’infrastruttura. Si registrano 18 impianti di distribuzione di GNL per autotrazione, triplicati negli ultimi tre anni, 10 depositi di GNL a servizio di impianti di distribuzione GNC, 19 quelli a servizio di utenze off-grid e 2 depositi di GNL a servizi di due reti canalizzate isolate.

gpl gnl«I dati riferiti al 2017 e ai primi mesi di quest’anno riferiscono della sostanziale tenuta del settore del GPL, che si dimostra vitale, specie in relazione all’utilizzo per il riscaldamento e alle auto immatricolate – ha dichiarato Francesco Franchi, presidente di Assogasliquidi -. Non si può però non sottolineare il fatto che si può e si deve fare molto di più per far crescere i consumi di GPL. Questa fonte, oltre a essere versatile e già disponibile, ha notevoli proprietà ecologiche, come hanno dimostrato studi scientifici realizzati da istituti di ricerca pubblici. Per questo – ha spiegato Franchi – può dare un notevole contributo al Paese, nel raggiungere gli obiettivi europei di riduzione dell’inquinamento atmosferico, i cui livelli abbastanza elevati, insieme alle misure giudicate insufficienti dalla Commissione europea, sono stati causa, proprio qualche giorno fa, del deferimento dell’Italia alla Corte di giustizia UE».

Rivolgendosi al nuovo governo, Franchi ha detto che l’Associazione auspica che «sia favorita la domanda di prodotti ecologici come il GPL e il GNL, già individuati dalla Commissione europea, con la direttiva DAFI, tra i carburanti alternativi sui quali puntare per uno sviluppo sostenibile. Sono pertanto necessarie misure di promozione di tali prodotti, a partire da una revisione delle politiche incentivanti attuali, eliminando le disuguaglianze in termini di tassazione esistenti tra combustibili solidi e gassosi utilizzati per il riscaldamento e stabilendo misure di controllo delle emissioni e del rendimento energetico degli impianti di riscaldamento alimentati a combustibili solidi. Continueremo poi il nostro impegno, al fianco degli organi preposti, nella lotta contro l’illegalità nel settore della distruzione e della vendita di GPL. L’acquisto di bombole ed il rifornimento dei piccoli serbatoi presso rivenditori non autorizzati – ha spiegato Franchi – oltre a determinare un danno in termini economici e fiscali, risulta pericoloso per la salute e la sicurezza dei cittadini. Dobbiamo pertanto continuare nell’azione intrapresa, e intensificare le attività di verifica e controllo attraverso una collaborazione stretta tra amministrazioni e corpi dello Stato preposti».

Particolare attenzione è stata rivolta allo sviluppo della rete di distribuzione del GNL: «chiediamo un quadro coerente e stabile di norme per incentivare le imprese ad investire nelle infrastrutture per lo sviluppo del GNL. Questa fonte sta conoscendo una crescita fortissima che – ha concluso Franchi – deve essere accompagnata e sostenuta da una infrastruttura adeguata, in grado di valorizzare e sfruttare le sue grandi potenzialità, in termini ambientali e in termini di maggiore indipendenza dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico».