Confindustria Emilia vara la riorganizzazione interna per filiere

Previste 20 filiere, di cui 17 manifatturiere e la nascita dell’Osservatorio di filiera. Vacchi: «strumento per la crescita del territorio». 

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A dicembre il consiglio generale di Confindustria Emilia aveva approvato la nuova organizzazione in filiere della categoria: un cambio di mentalità che porta l’associazione dentro l’idea innovativa delle filiere, lasciando il solco della tradizione della suddivisione in settori, che ovviamente non spariscono ma rimangono un substrato del nuovo sistema. Riorganizzazione che ora entra in piena funzione.

«Il percorso ci ha portato alla creazione di 20 filiere, di cui 17 parlano di manifattura, perché la manifattura è il nostro cuore – spiega il presidente di Confindustria Emilia, Alberto Vacchi -. Abbiamo presentato la prima bozza di lavoro a tutti i colleghi imprenditori, con un road show, lo scorso gennaio su tutta l’area emiliana (10 incontri in 3 giorni), in cui abbiamo raccolto molti suggerimenti e colto molta aspettativa. Il 18 maggio, in occasione della nostra Assemblea privata – continua Vacchi – abbiamo presentato agli associati il I Osservatorio di filiera, composto da 20 specifici report per ognuna delle 20 filiere: siamo all’anno zero di un percorso che intendiamo proseguire, con aggiornamenti annuali di questi importanti strumenti di analisi e approfondimento».

Secondo Vacchi questa «è una vera e propria innovazione sia nella rappresentanza che nei servizi: ci consentirà di sviluppare un nuovo metodo di lettura del tessuto produttivo, e sarà un indispensabile input per lo sviluppo dell’associazione. Ma diventerà anche un’importante fonte di informazione per le politiche industriali, per il mondo della scuola, per la società tutta».

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da sx,Caiumi, Vecchi e Ferrari Photo © Elisabetta Baracchi

Per il vicepresidente di Confindustria Emilia, Valter Caiumi, «le filiere sono un nuovo modo di guardare alle nostre imprese, costruito su dati scientifici, e proprio questo approccio ne fa un essenziale strumento di lavoro, utile per verificare ed elaborare politiche industriali più adatte al nuovo contesto e più incisive. Inoltre, abbiamo deciso di lavorare per filiere per dare una dimensione significativa a un territorio manifatturiero di grande rilevanza, che però questa dimensione non l’aveva ancora. Con le filiere, perde d’importanza il problema della dimensione della singola azienda, perché è la filiera a farsi portatrice della dimensione – aggiunge Caiumi -. Non esistono più piccole, medie e grandi imprese, la filiera è come una corporation, al cui interno tutte le aziende possono ottenere la valorizzazione di cui hanno bisogno; cadono le barriere e aumentano le opportunità».

I lavori dell’assemblea di Confindustria Emilia hanno anche definito il governo dell’associazione del primo quadriennio 2018-2022 di questa nuova organizzazione. Sono stati eletti i rappresentanti delle 20 filiere: i 20 presidenti e i 35 delegati aggiunti, che dal primo giugno assumono ufficialmente l’incarico.

«Oggi possiamo dare conto della “squadra” che Confindustria Emilia mette in campo – conclude Vacchi – per occuparsi di questo rinnovamento che dall’interno si propaga all’esterno del nostro tessuto produttivo».

Il nuovo assetto per filiere di Confindustria Emilia è composta da:

1) Agroalimentare. Presidente: Giuseppe Villani; Delegati Aggiunti: Massimo Andalini, Gino Cocchi, Cristian Pederzini, Nicola Pizzoli

2) Automotive. Presidente: Stefano Domenicali; Delegato Aggiunto: Andrea Bozzoli

3) Carta e Stampa. Presidente: Paolo Golinelli

4) Chimica e Farmaceutica. Presidente: Claudio Mingozzi

5) Costruzioni e Infrastrutture. Presidente: Giuliano Montagnini; Delegati Aggiunti: Luca Galletti, Sandro Grisendi, Paolo Stabellini

6) Digital. Presidente: Stefano Bossi; Delegati Aggiunti: Stefano Borghi, Luigi Bressan, Roberto Vancini

7) Elettronica e Meccatronica. Presidente: Romano Volta; Delegati Aggiunti: Ivano Corsini, Marcello Masi, Andrea Zaccari

8) Energia. Presidente: Claudio Fiorentini

9) Facilities. Presidente: Cristian Fabbri

10) Home. Presidente: Paolo Castelli; Delegati Aggiunti: Piero Bruno, Mauro Vandini, Enrico Vento

11) Macchine. Presidente: Riccardo Fava; Elena Lancellotti, Paolo Marzocchi, Claudio Sabatini, Elena Salda e Stefano Scutigliani

12) Metalli. Presidente: Franco Iorio; Delegati Aggiunti: Manuele Avanzolini, Ugo Poppi, Stefano Sarti

13) Mobilità e Logistica. Presidente: Alessandro Tullio; Delegati Aggiunti: Marco Arletti, Giuseppina Gualtieri

14) Moda e Lusso. Presidente: Stefano Orsi; Delegati Aggiunti: Stefano Bonacini, Marco Fini

15) Packaging. Presidente: Angelos Papadimitriou; Delegati Aggiunti: Gianmaurizio Cazzarolli, Maurizio Marchesini, Eugenio Sidoli

16) Plastica. Presidente: Simone Colombarini

17) Salute. Presidente: Giuliana Gavioli; Delegati Aggiunti: Salvatore Bocchetti, Claudia Nardi

18) Servizi Professionali. Presidente: Michele Bonfiglioli; Delegato Aggiunto: Paola Garavini

19) Turismo e Cultura. Presidente: Patrizia Bauer

20) Veicoli Industriali. Presidente: Ambrogio Bollini

 

Durante l’Assemblea privata di Confindustria Emilia si sono tenute anche le elezioni dei rappresentanti generali per il quadriennio 2018-2022 nelle persone di Andrea Barzetti, Roberto Bassissi, Ilario Benetti, Gianna Bigliardi, Cristiano Cobianchi, Vincenzo Cremonini, Daniela Dal Pozzo, Paolo Diacci, Claudio Domenicali, Giuseppe Endemini, Massimo Galassini, Enrica Gentile, Maria Rita Giberti, Fabio Malagoli, Rosanna Masi, Nicola Montanari, Gianlauro Morselli, Guido Ottolenghi, Massimo Porrini, Nicoletta Razzaboni, Paolo Saini, Daniele Salati Chiodini, Sandra Samoggia, Pierluigi Taddei, Giangiacomo Zabban.

Andrea Barzetti, Vincenzo Cremonini, Claudio Domenicali, essendo stati i più votati per ogni territorio, diventano membri di diritto del Consiglio di presidenza per il periodo 2018-2022.

Si è anche tenuta l’elezione del presidente del consiglio della Piccola Industria per il quadriennio 2018-2022: il più votato è stato Gian Luigi Zaina, che diventa membro di diritto del consiglio di presidenza per il periodo 2018-2022.

L’assemblea ha, infine, nominato gli organi di controllo per il quadriennio 2018-2022. Come probiviri sono stati eletti Nicola Barbieri, Elisa Barbini, Mario Colizzi, Anna Lisa Felloni, Paolo Vasco Ferrari, Alberto Fioritti, Federico Galgano, Vanni Guzzinati, Luigi Stortoni, Stefano Zunarelli.

Per il collegio dei revisori contabili sono stati eletti membri effettivi Barbara Pedretti, Paolo Rollo, Angelo Zanetti; membri supplenti: Piero Aicardi, Luca Altomonte, Alberto Paluzzi.