Dopo i durissimi attacchi della stampa tedesca all’Italia ed alla sua autonomia nella formazione del nuovo governo «non dobbiamo più subire in silenzio: chiedere i danni alla Germania si può, iniziando dal chiedere il conto dei costi sopportati dall’Italia per ospitare con tutti i lussi la nazionale di calcio ad Appiano alle porte di Bolzano». Lo ha detto il consigliere provinciale altoatesino di Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì, cui non sono andata a genio le ultime, discutibilissime intemerate della stampa tedesca sulla formazione del governo italiano.
Urzì fa l’elenco delle spese che l’Alto Adige ha dovuto sostenere per l’ospitata alla nazionale germanica dal 23 maggio fino al 4 giugno: «abbiamo anche dovuto rifargli il prato dell’allenamento perché lo volevano in un certo modo con uan spesa di circa 50.000 euro, poi gli abbiamo dovuto mettere a disposizione le strutture adeguate, poi sino al sette giugno la comunità di Appiano, alle porte di Bolzano, che li ospita, è chiamata a sacrifici e disagi. Il paese sembra assediato fra forze di polizia (che ci costano, ossia costano agli italiani) e controlli di sicurezza a vari livelli, senza parlare delle strutture sportive “requisite” impedite al normale utilizzo dei residenti».
Per l’esponente politico della destra italiana, «Germania scroccona, verrebbe da dire: non possono fare i ritiri a casa loro invece di venire in Italia chiedendo il lusso e lo stile dell’accoglienza nostrana (esauditi in tutto da ossequiose amministrazioni) salvo poi farci dare degli ingrati dalla propria stampa di regime?»
«Credo che un moto di orgoglio sia opportuno – sottolinea Urzì -: non si chiede molto, solo di presentare il conto delle spese sopportate dall’Italia, dalla provincia di Bolzano e dal comune di Appiano a Frau Merkel. O non vorranno mica, i tedeschi della nazionale di Berlino, dare l’idea di volere fare i grandi con i soldi degli altri ed alle spalle del partner mediterraneo dell’Unione europea? Nei prossimi giorni chiederò il conto esatto delle spese che abbiamo, come italiani, dovuto sopportare per ospitare gli amici calciatori tedeschi. E poi presenterò simbolicamente (ma nemmeno troppo) lo stesso conto a Frau Merkel».