Aeroporto di Venezia: posata la prima pietra dell’ampliamento del terminal passeggeri

Intervento dedicato per i viaggiatori “extra area Schengen”. Alla cerimonia il sindaco Brugnaro e il presidente del Senato, Alberti Casellati.

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Con la posa della prima pietra hanno preso ufficialmente il via i lavori per ampliamento del terminal passeggeri, area Extra Schengen, dell’aeroporto di Venezia “Marco Polo”.

La cerimonia si è svolta allo scalo veneziano alla presenza del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, del presidente di Save, Enrico Marchi, di Vito Riggio, presidente Enac, ed Elisa De Berti, assessore lavori pubblici, infrastrutture e trasporti della Regione Veneto.

«La cerimonia di posa della prima pietra del nuovo ampliamento del terminal passeggeri dell’aeroporto di Venezia – ha dichiarato Marchi – avviene in assoluta continuità con l’inaugurazione nel giugno scorso della nuova infrastruttura “landside”. I prossimi anni ci vedranno impegnati in importanti interventi che entro il 2030 porteranno la superficie complessiva dell’aerostazione a svilupparsi in oltre 180.000 metri quadri».

«Queste opere – ha dichiarato il sindaco Brugnaro – camminano sulle gambe delle persone che lavorano. Questi risultati sono la dimostrazione che con il coraggio, la tecnica, l’ingegno, l’impegno e l’umiltà si possono ottenere grandi traguardi. Sul tema dell’infrastruttura ferroviaria, insieme alla Regione, stiamo facendo un lavoro ottimo. Nella bretella che arriverà all’aeroporto è prevista una fermata dell’Sfmr “stadio”. Voglio ringraziare il Consiglio comunale di Venezia per il sostegno, i tanti investitori internazionali che credono nel nostro aeroporto, gli operatori privati e il presidente Marchi per il rispetto dei tempi e degli investimenti».aeroporto venezia

La nuova struttura, che sarà ultimata entro il 2020, costituisce la prima fase del più ampio intervento di ampliamento denominato Lotto2B destinato al traffico “extra aera Schengen” i cui lavori complessivi termineranno nel 2027. Estesa per 3.500 mq, la nuova opera accrescerà le superfici del terminal consentendo l’estensione della sala arrivi e partenze “extra Shengen” e la realizzazione di un nuovo torrino che si aggiungerà ai 7 esistenti servito da due nuovi finger mobili, che verrà collegato al terminal tramite un pontile fisso.

L’opera – ha spiegato Giulio De Carli, amministratore delegato di One-Works – avrà un costo di 28 milioni di euro. La realizzazione richiederà 24 mesi. Nei primi 300 giorni sarà realizzato l’80% dell’intervento che sarà aperto al pubblico nell’aprile del 2019. Ultimata questa fase, durante la stagione estiva 2019 i lavori saranno sospesi. Riprenderanno il primo ottobre 2019 per concludersi prima dell’estate del 2010.

«In qualità di presidente del Senato – ha concluso il presidente Alberti Casellati – ritengo doveroso evidenziare il ruolo che tutte le istituzioni devono assumere rispetto allo sviluppo sostenibile dei territori. Quest’area del Paese, da anni locomotiva, terra d’innovazione e sperimentazione industriale ha scontato per troppi anni una mancanza di attenzioni adeguate da parte del pubblico, oggettivamente non all’altezza delle esigenze di un settore privato che ha invece dimostrato, anche in tempi di crisi, di saper viaggiare ad altissime velocità nonostante alcune evidenti e non più accettabili carenze infrastrutturali. Solo chi riesce a mettere in campo strategie decennali può, come in questo caso, decidere di anticipare alcuni lotti d’intervento per non venire meno alle esigenze degli utenti».