In un incontro con la stampa ad un anno dalle elezioni europee, il presidente Antonio Tajani ha annunciato l’avvio del conto alla rovescia per le elezioni europee del maggio 2019 per eleggere i 705 deputati del prossimo Parlamento europeo a suffragio universale diretto e, indirettamente, il presidente della Commissione europea.
Nel corso dei prossimi dodici mesi, il dibattito sul futuro dell’Europa coinvolgerà i cittadini a livello nazionale e locale in tutta l’Unione. Il Parlamento europeo è al centro del dibattito per scegliere l’Europa che desideriamo. Dal gennaio di quest’anno, i leader degli Stati membri dell’UE sono stati invitati a discutere con i deputati la loro visione dell’Europa. Nel frattempo, all’inizio di giugno, il Parlamento ospiterà a Strasburgo più di 8.000 giovani (in rappresentanza della prossima generazione) per raccogliere le loro speranze e i loro timori sull’Europa e discutere le prospettive future.
Per la prima volta dal 2007, il 60% degli europei ritiene che l’appartenenza all’UE sia un fattore positivo per il proprio paese e il 67% ritiene che il proprio paese abbia tratto beneficio dall’adesione all’UE, la percentuale più elevata dal 1983.
«Le prossime elezioni europee saranno senza dubbio una battaglia, non solo tra i partiti tradizionali di destra, sinistra e centro, ma anche tra coloro che credono nei vantaggi di proseguire con la cooperazione e l’integrazione a livello dell’UE e coloro che vanificherebbero i risultati raggiunti negli ultimi 70 anni – ha detto Tajani -. Secondo l’ultimo sondaggio Eurobarometro, sebbene il 50% degli europei si sia detto interessato alle elezioni europee, solo uno su tre è a conoscenza della data alla quale si svolgeranno. Entro maggio del prossimo anno, nessuno dovrebbe ignorare la data o le scelte principali da intraprendere per la futura direzione del nostro continente».