Friuli Venezia Giulia: prima riunione del Consiglio regionale

Romoli eletto presidente. Fedriga: «un’ottima scelta». Eletto anche l’ufficio di presidenza. 

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Prima seduta per il nuovo Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia con i relativi adempimenti d’Aula per l’avvio della nuova legislatura.

La seduta d’insediamento del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia della XII legiuslatura, come uscito dalle urne dello scorso 29 aprile, si è aperta con il giuramento dei 49 neo eletti consiglieri regionali. Tutti i consiglieri, chiamati in ordine alfabetico, hanno letto la formula rituale in lingua italiana: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di esercitare il mio ufficio al solo scopo del bene inseparabile dello Stato e della Regione”. Molti l’hanno ripetuta in lingua friulana, due in sloveno, uno in tedesco (lingue riconosciute nella Regione FVG per legge), uno ha invece utilizzato la formula in latino, benché non consentita. Con questo atto i consiglieri sono entrati nel pieno delle loro facoltà.

Alla prima votazione, con 33 voti, è stato eletto presidente l’azzurro Ettore Romoli che subito dopo l’insediamento ha ringraziato l’Aula e ha tracciato le linee che caratterizzeranno la sua presidenza in questa XII legislatura regionale.

Romoli è nato a Firenze il 9 aprile 1938. Laureato in economia e commercio all’Università di Trieste, è dottore commercialista ed è strato presidente dell’Ordine dei commercialisti di Gorizia e insegnante in materie tecnico-economiche alle scuole superiori. Consigliere comunale di Gorizia negli anno ’80, co-fondatore di Forza Italia, è stato consigliere nazionale di Forza Italia, coordinatore regionale dal 1996 al 2003, responsabile per l’area nord-est dal 2005. Senatore della Repubblica nella XII legislatura, ha fatto parte della Commissione finanze e tesoro e della Giunta per gli affari comunitari di Palazzo Madama. Consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia nell’VIII legislatura, ha ricoperto la carica consiliare di capogruppo e giuntale di assessore alle finanze e programmazione. Deputato al Parlamento della Repubblica nella XIV legislatura, è stato componente della Commissione finanze della Camera. Dal 2007 al 2017 è stato sindaco di Gorizia; ha presieduto il Consiglio delle Autonomie locali.

Subito dopo, è stato il turno dell’elezione dei due vicepresidenti: Stefano Mazzolini con 29 preferenze e Francesco Russo con 12. Stefano Mazzolini, classe 1971, è stato eletto nella circoscrizione di Tolmezzo, nella lista della Lega. Francesco Russo, classe 1969, è invece stato eletto nella circoscrizione di Trieste, nella lista del Partito Democratico.

Subito dopo la conclusione della seduta d’Aula si è riunito il neo eletto Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, che nel corso di questa prima seduta ha designato il segretario generale quale responsabile della protezione dati. L’urgenza di questa nomina è data dal fatto che il Regolamento 2016/679 dell’Unione europea (GDPR-General Data Protection Regulation) relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di dati, che ha rimodellato l’impianto complessivo della normativa comunitaria sulla tutela della privacy, entrerà in vigore venerdì prossimo, 25 maggio e avrà subito piena operatività. consiglio regionale friuli venezia giulia fvg

L’Ufficio di presidenza ha anche indicato il consigliere-segretario Simone Polesello come presidente della Commissione di vigilanza sulla biblioteca del Consiglio regionale “Livio Paladin”.

«Ritengo che il Consiglio regionale abbia fatto un’ottima scelta e sono certo che i rapporti con la Giunta saranno ottimi» ha dichiarato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, commentando l’elezione di Ettore Romoli quale presidente del Consiglio regionale e di Stefano Mazzolini e Francesco Russo quali vice presidenti. Fedriga ha spiegato che «nel suo discorso d’insediamento Romoli ha voluto evidenziare temi fondamentali anche per la Giunta regionale, ovvero la valorizzazione dell’autonomia e della specialità della nostra Regione, la rinegoziazione con lo Stato centrale delle compartecipazioni, l’acquisizione di maggiori competenze per il Friuli Venezia Giulia e la salvaguardia del diritto alla salute dei cittadini con una nuova riforma della sanità. Nel rispetto dei diversi ruoli sono sicuro che Giunta e Consiglio lavoreranno al meglio insieme nell’interesse dei suoi abitanti».

Il governatore ha quindi precisato che «il programma di governo è pronto, sto rivedendo l’ultima bozza e la prossima settimana lo presenterò all’Aula. Nella prima giunta operativa affronteremo l’abolizione delle penalizzazioni per i Comuni che non aderiscono alle Uti e la questione del personale per cercare di risolverla nel modo più rapido possibile. L’assessore Callari ha già iniziato il lavoro e sono ottimista».