Progetto Manifattura: posata la prima pietra del nuovo complesso produttivo di Rovereto

Partiti i lavori della più grande opera di edilizia civile industriale in provincia di Trento: 38,6 milioni di euro per la costruzione di spazi innovativi nell’hub della “green economy” di Trentino Sviluppo. Fine lavori prevista per gennaio 2020. 

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Saranno tra i più importanti e suggestivi spazi produttivi mai realizzati quelli di Progetto Manifattura a Rovereto. Così li ha disegnati la matita di Kengo Kuma, l’archistar giapponese che cinque anni fa ne ha firmato il progetto preliminare. Poi, per quasi quattro anni, sono rimasti ostaggio di un complesso iter giudiziario-amministrativo che sembrava non avere fine, alimentato dai ricorsi incrociati delle imprese concorrenti.

Ma ora partono finalmente i lavori di realizzazione dei nuovi spazi produttivi del cosiddetto “Ambito B” di Progetto Manifattura, un mega cantiere da 38,6 milioni di euro aggiudicato all’impresa Colombo Costruzioni Spa di Lecco che trasformerà l’incubatore di Trentino Sviluppo e lo storico opificio tabacchi di Rovereto in una vera e propria “Green Innovation Factory”. Quasi 26.000 metri quadrati di nuovi edifici che consentiranno di raddoppiare le superfici produttive e gli spazi per le aziende, con una stima a regime di 100 realtà insediate per 1.200 addetti.

La posa della prima pietra ha visto protagonisti il vicepresidente della provincia di Trento, Alessandro Olivi, il presidente di Trentino Sviluppo, Flavio Tosi, il sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, e l’amministratore delegato di Colombo Costruzioni, Luigi Colombo. I lavori, che termineranno a gennaio 2020, vedranno impegnate sotto la guida di Colombo Costruzioni oltre 30 imprese con punte di 250 operai al giorno. Un cantiere che farà scuola anche per gli elevati livelli di sostenibilità ambientale previsti e per la grande attenzione alla sicurezza grazie ad un innovativo accordo che coinvolge diversi enti.progetto manifattura

Quello della nuova area produttiva di Progetto Manifattura è il più grande appalto di edilizia civile ad oggi avviato in provincia di Trento. Genererà un importante indotto sul territorio, con commesse per quasi 18 milioni affidate ad imprese trentine.

Dopo aver firmato nel gennaio scorso il contratto d’appalto, per un valore complessivo di 38,6 milioni di euro, la Colombo Costruzioni Spa di Lecco aveva l’onere di redigere il progetto esecutivo, a cui hanno collaborato le imprese Iure di Trento (coordinamento generale e direzione tecnica), Spaini Architetti associati di Roma (progettazione architettonica), S.c.e. Project di Milano (progetto strutturale), Planning di Monza (progetto impianti), Gae Engineering di Torino (coordinamento sicurezza in fase di progettazione) e A.i.a. Engineering di Trento (coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione lavori). La direzione lavori è stata invece mantenuta interna a Trentino Sviluppo e sarà affiancata da un team misto di tecnici e professionisti trentini.

Un cantiere importante nelle dimensioni, oltre che per il valore strategico, come testimoniano alcuni significativi numeri: circa 14.000 i metri cubi calcestruzzo impiegati per l’interrato e le elevazioni, circa 13.500 quintali di ferro per le armature, oltre 23.000 metri cubi legname utilizzato, 90 chilometri cavi per gli impianti elettrici. Notevole l’impatto sull’economia locale, dato che rispetto ai 38,6 milioni di euro complessivi, circa 23 milioni di lavori verranno dati in subappalto e di questi già 17,6 milioni sono stati affidati ad imprese trentine.

Elevati gli standard di sicurezza e sostenibilità ambientale che verranno adottati in cantiere. Le nuove costruzioni saranno certificate Leed (Leadership in Energy and Environmental Design), il sistema internazionale che “misura” l’efficienza energetica e dell’impronta ecologica degli edifici. In cantiere verranno adottati diversi accorgimenti per la tutela dell’ambiente, quali la raccolta differenziata degli scarti e l’utilizzo di moderne macchine per l’abbattimento delle polveri.