Il progetto UniFe “EpiXchange” sull’epilessia al convegno europeo di Bruxelles

La patologia affligge 50 milioni di persone, uan delle malattie neurologiche più diffuse al mondo. Prosegue la ricerca per trovare una cura. L’impegno degli studiosi dell’Università di Ferrara. 

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Con circa 50 milioni di persone che ne soffrono, l’epilessia è oggi una delle malattie neurologiche più diffuse al mondo. Ridimensionare questo numero e promuovere la ricerca d’eccellenza sull’epilessia sono gli obiettivi principali di “EpiXchange” 2018, l’evento in corso a Bruxelles che riunisce i migliori ricercatori europei impegnati nello studio di questa patologia, tra cui Michele Simonato, docente di Farmacologia dell’Università di Ferrara e coordinatore dell’omonimo progetto che ha dato nome all’intera rete.

«Le epilessie – spiega Simonato –  sono malattie comuni e spesso devastanti per i pazienti e per coloro che se ne prendono cura. Hanno un costo personale e sociale tra i più elevati in assoluto, e le terapie oggi disponibili sono carenti da moltissimi punti di vista. Eppure di epilessia si parla poco, perché ancora oggi i pazienti sono oggetto di stigma. Questo convegno è la continuazione di un’iniziativa nata nel progetto “EpiXchange”, e si pone l’obiettivo di riunire la comunità di scienziati e medici che si occupano di epilessia con i pazienti, i politici, gli erogatori di fondi pubblici, al fine fare sentire con un’unica voce il bisogno di progredire nella conoscenza della malattia e nello sviluppo di nuove terapie. Il progetto da me coordinato aveva lo scopo primario di sviluppare strategie alternative a quelle classiche, farmacologiche e chirurgiche. Ora vogliamo metter in comune le scoperte fatte dai vari progetti e disegnare una strategia di sviluppo della ricerca che porti davvero a soddisfare le necessità dei pazienti».

Grazie ad “EpiXchange” nasce una comunità internazionale di specialisti progettata per favorire il confronto sui risultati della ricerca, migliorare la diagnosi ed il trattamento della malattia e, in ultima analisi, migliorare la qualità della vita delle persone che soffrono di epilessia. I partecipanti sono ricercatori di fama internazionale che hanno ottenuto un finanziamento complessivo di oltre 70 milioni di euro da parte della Comunità Europea grazie al VII programma quadro.epixchange

Cinque i temi principali nella ricerca sull’epilessia affrontati da “EpiXchange” 2018. Nel settore della genetica, si è puntato sullo sviluppo di strategie terapeutiche basate sull’optogenetica, sulla terapia genica e sull’impiego di cellule staminali. Quanto alla terapeutica, è in corso lo sviluppo di terapie anti-epilettiche efficaci. Nel campo dei biomarcatori, si sta lavorando per l’identificazione di nuovi biomarcatori nel sangue, organi periferici, tessuto cerebrale, dati elettrofisici, dati comportamentali e dati di diagnostica per immagini, al fine di sviluppare nuove strategie preventive nei pazienti a rischio. Si lavora anche sul fronte della biobanche e database per arrivare ad un’integrazione di dei vari dati nell’assistenza clinica per facilitare la ricerca preclinica. Un approccio collaborativo come base per il futuro della ricerca sull’epilessia e di altri modelli di biobanche di malattie. Ultimo aspetto è la comorbidità, con l’esplorazione dei meccanismi alla base delle relazioni bidirezionali tra epilessia e altre malattie neurologiche per ridurre l’alto carico di comorbidità nell’epilessia.