L’assemblea generale 2018 dell’Unione commercio dell’Alto Adige ha visto il passaggio ufficiale delle consegne tra il presidente uscente dell’Unione Walter Amort e il nuovo presidente Philipp Moser, recentemente eletto insieme al nuovo vicepresidente Sandro Pellegrini. Amort candiderà il 23 maggio come presidente della Camera di commercio di Bolzano.
Moser, nel suo intervento, ha sottolineato che l’Unione oltre la classica rappresentanza di interessi, assolve anche una funzione sociale: «ci preoccupiamo di curare centri urbani vivi e attrattivi per i residenti, per visitatori e ospiti nonché per tutte le aziende nei centri urbani, per lo sviluppo urbano di paesi e città in Alto Adige». Il nuovo presidente ha annunciato un’apertura dell’Associazione ad altre attività: «l’Unione continuerà a essere l’associazione di riferimento per il commercio e i servizi, ma sarà anche riferimento per tutte quelle attività rilevanti per i luoghi che vorranno insediarsi e svilupparsi ulteriormente nel proprio centro urbano, come bar e ristoranti o artigianato come prevede la nostra nuova visione di innalzare la qualità della vita in Alto Adige tramite uno sviluppo economico mirato di luoghi e città».
Pellegrini, da parte sua, ha detto, che il cuore pulsante dell’economia altoatesina sono le moltissime aziende a conduzione famigliare con i loro valori. Per quanto riguarda invece lo sviluppo del capoluogo, il vicepresidente dell’Unione ha ricordato quanto la raggiungibilità e l’accessibilità della città siano aspetti assolutamente vitali. La città dovrebbe rimanere raggiungibile anche in seguito all’ormai prossima apertura dei grandi cantieri, senza provocare danni eccessivi all’attività delle aziende e alla mobilità di residenti e ospiti. Per Bolzano, inoltre, Pellegrini auspica l’introduzione di un efficiente City Marketing.
Nel suo saluto all’assemblea dell’Unione, il presidente della Giunta provinciale Arno Kompatscher ha sottolineato che proseguirà anche in futuro con la politica commerciale che ha finora contraddistinto l’Alto Adige. L’urbanistica è lo strumento centrale per garantire questo obbiettivo. Inoltre ha parlato dell’importanza della regionalità e dell’equilibrio nell’economia altoatesina.
È seguita la relazione principale della futurologa Marta Kwiatkowski Schenk sul tema “Punti di forza e chance per il commercio altoatesino”. La relatrice, ricercatrice senior researcher e responsabile del centro studi presso il GDI Gottlieb Duttweiler Institute (CH), dove analizza i cambiamenti sociali, economici e tecnologici, ha affermato che «il commercio deve adeguarsi alle sfide che il mondo di oggi porta con sé. Qui in Alto Adige potrebbe essere la nicchia dell’alta qualità. Per il consumatore il giro di shopping è un’esperienza globale. Comprare non vuol dire più accumulare l’indispensabile, perché questa è un’operazione che io da cliente posso e voglio ormai gestire nel modo più semplice, e qui entra nuovamente in gioco internet. Quindi l’aspetto essenziale è quello emozionale, e allora non solo il negozio, ma tutto l’ambiente deve rispondere a questa esigenza».