Tra poco meno di una settimana il dado sarà tratto: in tutta Europa cambieranno le disposizioni sulla privacy. Nonostante l’imponente campagna informativa, in molte aziende è tuttora presente una significativa insicurezza in merito a come il regolamento verrà effettivamente applicato.
«Non possiamo pretendere che gli operatori economici interpretino sin dall’inizio questa complessa legge con precisione assoluta – ha osservato il presidente di lvh.apa Confartigianato Alto Adige, Gert Lanz -. A tal proposito sarebbe significativo introdurre un cuscinetto temporale esattamente come avvenuto in Francia, dove per i primi sei mesi non è prevista alcuna sanzione».
Della medesima opinione anche il segretario generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli: «le semplificazioni ed i regolamenti basati sul principio “Think Small First” dovrebbero avere priorità assoluta. Non si tratta di indebolire il dettato normativo dell’UE, bensì di non mettere in difficoltà le piccole e medie imprese».
Un periodo ponte privo di sanzioni dalla durata di almeno tre anni rappresenterebbe un duplice vantaggio per le aziende: esse avrebbero il tempo adeguato per informarsi sulla nuova legge e verrebbero evitate le pratiche scorrette o poco serie.
«I regolamenti in tema di privacy rappresentano da un lato un dettato normativo complesso per l’UE e dall’altro un intervento pionieristico – ha concluso Lanz -. Al momento tutti gli occhi sono puntati sull’Unione Europea ed anche per questo motivo si dovrebbe trovare una strada idonea per l’entrata in vigore della legge, in particolare per quanto concerne le direttive di applicazione ed attuazione. Un’esclusione delle sanzioni per i primi tre anni mi pare un compromesso idoneo ed appropriato».