Tre tentativi di sabotaggio nella notte tra giovedì e venerdì alla rete ferroviaria trentina in occasione dell’Aduanadta degli Alpini, in particolare alla linea internazionale del Brennero e a quella della Valsugana, perpetrati gettando liquido infiammabile sulle centraline che controllano il regolare funzionamento dei treni lungo la linea che hanno causato disservizi ai convogli in questi giorni rafforzati per assicurare la mobilità dei partecipanti all’Adunata degli Alpini di Trento che ha condotto in città già oltre 200.000 persone nella giornata di venerdì e altrettante se ne aggiungeranno tra sabato e domenica, giorno della sfilata.
Secondo gli inquirenti, prontamente intervenuti grazie ai sistemi di telecontrollo e all’attenzione dei conduttori dei treni, la matrice degli attentati sarebbe da ricondurre agli ambienti anarchici, che gia nei giorni scorsi hanno “accolto” a loro modo gli Alpini con scritte ingiuriose e danneggiamenti alle numerose bandiere affisse in tutta la città.
Notevoli i problemi alla mobilità nei giorni dell’Adunata nazionale degli alpini: 24 treni regionali cancellati, 10 a circolazione limitata, sostituiti con autobus; 4 Frecce, 3 InterCity e 9 regionali con ritardi di oltre due ore, soppressi gran parte dei treni merci. La circolazione sulla linea del Brennero Verona-Bolzano è ripresa regolarmente alle 14.
Immediate la condanna del gesto da parte della politica. Oltre a quelle del presidente della provincia di Trento, Ugo Rossi, che ha stigmatizzato simili comportamenti contro una manifestazione di popolo e di pace, sono da registrare le note di biasimo anche da parte dei governatori del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. «E’ un atto spregevole. Le scritte apparse a Trento contro gli Alpini, in occasione della loro Adunata nazionale a cui domenica io sarò presente, sono semplicemente deliranti. Non posso che esprimere una dura condanna per questo grave episodio – ha detto Luca Zaia -. In un Paese civile gesti come questi non dovrebbero accadere. Non ci sono giustificazioni. Gli Alpini sono l’immagine di un Paese sano per i valori che sanno portare, come la solidarietà Lo spirito solidale dei nostri Alpini si traduce in migliaia di volontari sempre pronti a dare una mano agli altri. Le penne nere rispondono sempre quando viene richiesta la loro presenza. Sono un’assoluta certezza e non bastano mai le parole per ringraziarli».
Sulla stessa lunghezza d’onda Massimiliano Fedriga: «quanto è accaduto in Trentino è un fatto di assoluta gravità. Esprimo grande solidarietà e vicinanza alle Penne Nere e auspico che i responsabili dei sabotaggi contro la 91ma adunata nazionale degli alpini, a Trento, siano individuati e perseguiti. Chi si è macchiato di questi atti, volti a contrastare cittadini che hanno un alto senso delle istituzioni, è un delinquente e come tale va trattato. Siamo e saremo sempre a fianco degli alpini, una realtà preziosa della quale dobbiamo essere orgogliosi», ha concluso Fedriga.