La Giunta provinciale di Trento, su proposta dell’assessora all’università e ricerca Sara Ferrari, ha stanziato ulteriori 2 milioni di euro per la realizzazione di investimenti strategici nel campo delle infrastrutture della ricerca, finanziando in particolare la terza dell’infrastruttura del Cibio (Centro di Biologia integrata), ovvero Irbio (Infrastruttura di Ricerca per la Biologia Integrata) dell’Università di Trento.
Le nuove risorse stanziate dalla Giunta vanno ad aggiungersi ai 9.500.000 euro messi a disposizione dalla Provincia e agli 8 milioni messi a disposizione attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale con il programma operativo 2014-2020 per la realizzazione di investimenti strategici nel campo delle infrastrutture della ricerca.
IRBIO – Infrastruttura di Ricerca per la Biologia Integrata dell’Università di Trento (UniTrento) riveste un ruolo particolarmente importante nel quadro delle infrastrutture di ricerca di rilevanza territoriale.
Nel contesto della S3 trentina, IRBIO è un’infrastruttura abilitante nelle biotecnologie per la salute, e si inserisce nell’area “Qualità della Vita” come priorità per sanità, benessere e cura della persona. IRBIO è strategica nel perseguire gli obiettivi di promozione del benessere individuale e dell’invecchiamento attivo, attraverso piattaforme tecnologiche e bioinformatiche a supporto della ricerca medica e farmaceutica, e tecniche e strumenti per l’implementazione di percorsi di cura personalizzati e medicina di precisione.
L’iniziativa è funzionale allo sviluppo di progetti imprenditoriali sostenibili ad alto valore aggiunto e con prospettive di successo, coerenti con la visione generale delle priorità nell’ambito della “Qualità della Vita”. Questi obiettivi saranno perseguiti attraverso una strategia di valorizzazione dell’investimento iniziale compiuto sul CIBIO e la sua IR. L’intervento garantisce anche la Trasversalità con altre aree di specializzazione quali l’Agrifood e la Meccatronica.