Regione Veneto capofila dell’iniziativa euromediterranea. Forcolin: «i dati sono il petrolio del futuro».
E’ ufficialmente partito da Venezia il nuovo progetto europeo “Odeon” (Open Data for European Open iNnovation), con la Regione Veneto capofila di un vasto partenariato dell’area mediterranea, sulla qualità dei dati aperti ed il loro utilizzo per migliorare i servizi ai cittadini ed imprese.
Il vicepresidente della giunta veneta Gianluca Forcolin ha ricevuto a Palazzo Balbi i rappresentanti degli enti che partecipano al progetto che la Commissione Europea ha recentemente approvato nell’ambito della programmazione Interreg Med.
Forcolin, che ha tra le sue deleghe anche quella dell’attuazione dell’Agenda Digitale, ha detto di credere molto nella trasparenza e nel valore dei dati: «credo che offrire dati di qualità ai cittadini e alle imprese li renderà più responsabili e più virtuosi, nonché più produttivi e competitivi. Il dato è considerato il vero petrolio del nuovo millennio e noi auspichiamo che quello pubblico, aperto e gratuito, sia volano di innovazione e di crescita economica e sociale dei nostri territori».
Nello specifico, “Odeon” è un progetto che, attraverso la collaborazione tra pubblico e privato, si focalizzerà sulla qualità dei dati aperti e sulla capacità degli “Innovation Lab” territoriali di capitalizzare e sfruttare gli stessi dati per produrre servizi e applicazioni in un’ottica di “Open Innovation”.
A fianco della Regione del Veneto ci sono la Camera di commercio di Padova, la Camera di commercio del Montenegro, l’Agenzia croata per l’innovazione delle PMI, il Parco Tecnologico di Ljubljana (Slovenia), la Greek Free Open Source Software Society (Atene), il governo Aragonese (Spagna), l’Agenzia per la sostenibilità dell’ecosistema Mediterraneo (Marsiglia), il governo di Creta, la Regione Sardegna e la fondazione KIMF di Barcellona.