Generali approvato il bilancio 2017 con un utile di 2,11 miliardi di euro

0
683
Assemblea degli azionisti Generali 2017.

L’assemblea dei soci approva un dividendo unitario di  0,85 euro per ciascuna azione che verrà posto in pagamento a partire dal 23 maggio 2018. 

L’Assemblea degli azionisti di assicurazioni Generali ha approvato il bilancio dell’esercizio 2017, chiuso con un utile netto di 2.110 milioni di euro, stabilendo di assegnare agli azionisti un dividendo unitario di 0,85 euro per ciascuna azione che verrà posto in pagamento a partire dal 23 maggio 2018.

L’Assemblea ha approvato la politica in materia di remunerazione e il “Long Term Incentive Plan” di Gruppo (LTIP) 2018, che prevede l’assegnazione di un numero massimo di 11,5 milioni di azioni. In questa prospettiva, l’Assemblea ha autorizzato l’acquisto e il compimento di atti di disposizione di azioni proprie a servizio di piani di incentivazione per massime 11,5 milioni di azioni: l’autorizzazione all’acquisto opera sino all’assemblea di approvazione del bilancio 2018, mentre l’autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie non prevede limiti temporali.

Il prezzo minimo di acquisto delle azioni non potrà essere inferiore al valore nominale del titolo, pari a 1 euro, mentre quello massimo non potrà essere superiore del 5% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione di acquisto. Le operazioni di acquisto di azioni proprie saranno effettuate, ai sensi dell’articolo 144-bis, comma 1, lettera b) e c) del Regolamento Emittenti, secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi in modo da assicurare la parità di trattamento tra gli azionisti.

Inoltre, è stata conferita delega al consiglio di amministrazione di aumentare, in via gratuita e scindibile, al servizio dell’LTIP 2018, il capitale sociale per massimi 11,5 milioni di euro, per un periodo di 5 anni dalla data dell’Assemblea, ai sensi dell’art. 2439, comma secondo, del Codice civile, in una o più tranche, mediante utilizzo di utili e/o riserve di utili. Infine, sono state approvate le modifiche dell’art. 9.1 (aggiornamento degli elementi del patrimonio netto delle Gestioni Vita e Danni) dello Statuto sociale.