Latte Trento, ai soci remunerazioni record con una media di 0,58 euro/litro (con punte di 0,64 euro)

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L’assemblea dei soci della Cooperativa approva il miglior bilancio di sempre. Nel 2017 boom della panna e del burro. Pienamente operativo il nuovo caseificio tecnologicamente all’avanguardia. Bene Trevilatte e la collaborazione con Latterie Vicentine. 

Latte Trento archivia un’annata da record. Il presidente della cooperativa Carlo Graziadei, parlando all’assemblea dei soci, ha definito “storico” questo momento, che «ci proietta lontano verso una maggiore tranquillità e si dà grande sicurezza verso il futuro della nostra cooperativa. Con la nuova struttura si sta costruendo la “casa comune” che rinsalda i rapporti e garantisce la certezza di consegnare una azienda in grande salute ed in grado di affrontare i prossimi anni in ottime condizioni tecnologiche e organizzative».

«Con la grande distribuzione – ha affermato Graziadei – sembrano ormai rientrate le preoccupazioni sul Sait che non ha più inserito molte referenze sui suoi scaffali, ma che ne ha almeno mantenute altre ottenendo sul latte dei buoni numeri, mentre ha diminuito sul formaggio».

Per il direttore Sergio Paoli «il trend positivo parte da molto lontano. I bilanci di Latte Trento erano già buoni anche prima della fusione con il caseificio di Fiavé, e sono ulteriormente migliorati dopo il 2012. Hanno pagato le scelte d’integrazione industriale e produttiva dal punto di vista tecnico ed economico». 


Il bilancio presentato in assemblea, e approvato all’unanimità dai soci, è il migliore di sempre. I prezzi del latte e della panna sono triplicati rispetto al 2016 (considerato un “anno horribilis”), anche se i primi mesi del 2018 non confermano questo trend positivo. Oltre alle condizioni di mercato, migliorano costantemente anche gli indici di qualità del latte, che hanno contribuito non poco a portare le remunerazioni ai soci a 0,58 euro al litro in media, con punte di 0,64.

A dare lustro al bilancio contribuisce anche l’ottimo andamento di Trevilatte, la società che lavora più del 68% del latte conferito. «Questa società si conferma un punto di forza eccezionale – ha detto Paoli – ha aumentato ancora i volumi superando i 55 milioni di litri lavorati per noi». Continua anche la buona sinergia con Latterie Vicentine, che ha portato ad una produzione di Asiago di 5.500 forme di formaggio.

Il caseificio di Giustino ha prodotto 13.362 forme di Trentingrana (di cui 146 bio) e 3.533 forme di Spressa Giudicarie dop. Complessivamente sono stati lavorati 7.315.622 litri di latte. Terminati i lavori al nuovo caseificio di Trento, partirà a breve la ristrutturazione del caseificio rendenese. 
A Fiavé sono stati lavorati 3.264.430 litri (fino ad agosto), mentre a Trento sono stati lavoratori 2.376.134 litri e le prime prove di produzione sono iniziate a luglio. Il caseificio di Spini di Trento è ormai pressoché ultimato, mancano solo pochi dettagli. Tra questi, l’apertura nei prossimi mesi di un nuovo grande spaccio con i prodotti della cooperativa e del territorio, con annesso bar bianco.

Il totale dei ricavi ha raggiunto il valore di 45.397.000 euro, che sommato al fatturato di Trevilatte porta ad oltre 53 milioni di euro il fatturato aggregato.
Il valore della produzione ammonta a 49.035.237, 3,5 milioni in più dell’anno precedente, a produzione di latte sostanzialmente invariata. L’utile netto è di 111.260 euro.

«Abbiamo concluso un percorso molto lungo, difficile e faticoso e adesso si tratta di gestire con oculatezza tutte le attività che però sono concentrate utilizzando mezzi nuovi e moderni», ha concluso Paoli. Per il presidente della Federazione trentina della cooperazione, Mauro Fezzi, «Latte Trento rappresenta un grande esempio di cooperazione perché i soci son stati attenti e generosi. Prendendosi in groppa la situazione di Fiavé, hanno sacrificato in un primo momento i risultati, dimostrando molta lungimiranza e coraggio. Molto positiva l’innovazione tecnica introdotta negli ultimi anni dalla cooperativa».

L’assemblea ha anche rinnovato un terzo del consiglio di amministrazione, tra cui il presidente e l’intero collegio sindacale.
Confermato in consiglio il presidente uscente, Carlo Graziadei.