Al IV anno di attività del piano, impegnati 47,8 milioni di euro pari al 43,53% di quanto previsto per il FSE fino al 2020 e 29,2 milioni di euro per il Fesr (26,89%). Oltre 24.000 i trentini che ne hanno beneficiato.
Nel 2017 l’Europa ha continuato ad aiutare le famiglie trentine supportando i servizi educativi e culturali, promuovendo istruzione e mobilità internazionale. La riunione annuale del Comitato di sorveglianza dei programmi operativi Fse (Fondo sociale europeo) e Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) ha fatto il bilancio del livello di attuazione giunto al quarto dei sette anni di programmazione: finora sono stati impegnati 47,8 milioni di Euro per il Fse (43,53% di quanto previsto per il periodo 2014-2020) e 29,2 milioni di Euro per il Fesr (26,89% delle risorse settennali).
Il Comitato, presieduto da Fabio Scalet, dirigente generale del dipartimento affari istituzionali e legislativi e partecipato dai rappresentanti della Comunità europea e dello Stato, ha preso atto dello stato di avanzamento dei programmi e delle previsioni di spesa per il 2018. Alla riunione hanno preso parte, tra gli altri, Maurizio Corradetti e Silvia Rescia della Commissione Europea, oltre a rappresentanti dei ministeri nazionali e delle parti economico-sociali trentine.
Nei primi 4 anni della programmazione hanno beneficiato dei fondi Fse 24.124 trentini (per l’81,9% donne): 67,3% occupati, 21,5% disoccupati, 11,3% inattivi. Sull’asse 1 – Occupazione, il Comitato di sorveglianza ha previsto una modifica, mettendo a disposizione 2 milioni di Euro in più per maggiori investimenti a favore delle politiche attive del lavoro e della conciliazione casa-lavoro. Nel 2017 sono state finanziate 221 attività per rafforzare le competenze chiave di persone disoccupate o sospese (per complessivi 2.583.000 euro), mentre le famiglie trentine hanno beneficiato di complessivi 2.264.000 euro per i buoni di servizio per servizi educativi, culturali, sportivi, asili nido ed asili estivi.
Nell’asse 2 tre azioni nel 2017: inclusione lavorativa degli assistenti familiari (26.000 euro), sostegno dell’innovazione sociale ed inclusione in contesti lavorativi (190.000 euro), buoni di servizio per famiglie a basso reddito (1.762.000 euro).
Nell’asse 3, “Istruzione e formazione”, sono state riviste alcune priorità, con una riduzione di 2 milioni di euro a favore dell’asse 1. Cento iniziative finanziate, tra le quali la mobilità estiva degli studenti (2milioni di euro), la formazione in inglese e tedesco per gli insegnanti (1,1 milioni di euro), il contrasto alla dispersione scolastica (1 milione di euro), la mobilità estiva degli insegnanti (500.000 euro), lo sviluppo della didattica Clil a scuola (490.500 euro), la quarta superiore in Europa per gli studenti (260.000 euro), i tirocini internazionali per studenti (234.000 euro). Infine 440.000 euro per le attività dell’asse 4 (capacità istituzionale e amministrativa) e 5 (assistenza tecnica).
A fine 2017 i beneficiari di fondi Fesr avevano dichiarato 4.315.000 euro di spesa ammissibile (3,97% delle risorse programmate), dato in crescita rispetto agli 1,2 milioni del 2016. Il 2017 ha portato anche alla realizzazione del laboratorio di prototipazione meccatronica ProM Facility, macchinari ed attrezzature (3.865.000 euro la spesa) ad alto contenuto tecnologico al Polo della meccatronica di via Zeni a Rovereto. Lo scorso anno sono stati pubblicati tre avvisi di selezione nelle aree dell’asse 1, specializzazioni intelligenti (agrifood, qualità della vita, meccatronica, energia ed ambiente): sostegno per acquisto di servizi di consulenza per l’innovazione aziendale (2 milioni di euro, 139 proposte pervenute), sostegno alle infrastrutture di ricerca (8 milioni di euro, 4 proposte), promozione ricerca e sviluppo (4,4 milioni di euro).
L’asse 2 si occupa della crescita della competitività delle imprese trentine: nel 2017 sono stati selezionati 91 progetti (2,3 milioni di euro) di nuove attività imprenditoriali giovanili e femminili. I due avvisi si sono occupati di sostegno alla nascita di nuove imprese in settori tecnologicamente avanzati (2,9 milioni di euro, 134 proposte) e sostegno agli investimenti in macchinari e impianti (5,1 milioni di euro, 75 proposte).
Nell’asse 3, infine, pubblicato l’avviso per la promozione di efficienza energetica e uso di energia rinnovabile nelle imprese: 312 le proposte progettuali presentate con uno stanziamento di 8 milioni di euro.