Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna motori della manifattura e del commercio internazionale. Donazzan: «un primato da difendere».
Nel medagliere internazionale dell’interscambio commerciale un prodotto su quattro è “Made in Italy”. Per 1.424 categorie di prodotto, l’Italia è tra i primi cinque paesi al mondo per export, in particolare per borse, valigie e prodotti in cuoio, occhiali da sole, calzature, macchine per imballaggi, navi da crociera, piastrelle, paste alimentari, barche da diporto.
Il primato è certificato dalla banca dati delle Nazioni Unite e diffuso dal Rapporto della Fondazione Edison. «Un primato per certi versi inaspettato, visti i dati in chiaro-scuro dell’Istat sulla ripresa economica del Paese – commenta l’assessore al lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan -, ma che non sorprende il Veneto, autentica locomotiva del “Made in Italy”, prima regione della penisola per capacità di esportazione. Basti pensare che negli ultimi due anni il flusso delle esportazioni “Made in Veneto” è cresciuto di oltre il 5% annuo. Veneto Lombardia ed Emilia rappresentano due terzi del saldo commerciale italiano, e il Veneto fa meglio di tutti».
Secondo Donazzan «tra le voci più importanti del nostro export non ci sono solo i prodotti storici della moda, dell’arredo-casa e le eccellenze dell’agroalimentare e dell’enogastronomia, ma prodotti ad alto contenuto tecnologico, legati al settore della meccanica, dei mezzi di trasporto, delle plastiche e gomme e alla complessa filiera dell’automotive. Segno di una cultura imprenditoriale e del lavoro avanzata e di un sistema di formazione che riesce ad alimentare i settori trainanti e più internazionalizzati della nostra economia, dalla lavorazione di metalli alle apparecchiature elettriche, dai macchinari alle produzioni chimiche».
Nel primo semestre 2017, secondo l’ufficio statistica della Regione Veneto, il fatturato estero delle imprese venete ha superato i 30 miliardi di euro (+6% rispetto allo stesso periodo del 2016), con un saldo della bilancia commerciale veneta di 7,1 miliardi di euro, a fronte dei 19 miliardi di euro di saldo commerciale italiano. In termini di fatturato, a trainare l’export sono i settori della meccanica e delle lavorazioni dei metalli (+354 milioni di euro per ciascuno dei comparti rispetto al 2016): la meccanica rimane il primo settore dell’export regionale, generando un quinto del fatturato estero delle imprese venete, seguito dal comparto della moda (tessile, abbigliamento e pelle) per valore delle merci esportate.
«Il “Made in Veneto” è un primato da incoraggiare e da difendere, non solo contrastando con ogni mezzo dazi e barriere commerciali, ma soprattutto allungando lo sguardo verso nuovi mercati, per dilatare gli spazi dell’interscambio commerciale – conclude Donazzan –. La qualità e la buona “reputazione” nel mondo dei prodotti italiani, e veneti in particolare, va promossa con ogni strumento di commercializzazione, potenziando forme integrate di promozione e di vendita e investendo su e-commerce».