A marzo rallentano (-14.4%) le vendite delle due ruote a motore

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Le bizze del tempo rallenta la voglia di escursioni all’aria aperta. Radiografia del mercato di Ancma.

Dopo un primo bimestre più che positivo, il mercato di moto e scooter rallenta a marzo, anche a causa delle condizioni climatiche negative che hanno caratterizzato il periodo. Le immatricolazioni di scooter e moto con un totale di 19.686 veicoli, segnano a marzo un decremento pari al -14,4% rispetto allo stesso mese del 2017. In particolare gli scooter con 9.677 unità scendono del -20,7%, mentre le moto con 10.009 unità mostrano un calo più contenuto, pari al -7,2%. Pesante l’andamento dei veicoli 50cc che hanno totalizzato 1.482 vendite pari al -29,5%. Marzo pesa circa il 10% del totale venduto dell’anno.

Nel primo trimestre del 2018, l’immatricolato in Italia totalizza 46.065 veicoli (scooter e moto con cilindrata superiore a 50cc), con una crescita, pari al +1,42%, rispetto ai primi tre mesi del 2017. Le immatricolazioni di scooter arrivano a 22.850 veicoli -6,1% mentre si assiste al consolidarsi del sorpasso storico delle moto pari a 23.215 unità +10,1%. Il dato progressivo per i ciclomotori (veicoli 50cc) volge in negativo nel trimestre, con 3.806 registrazioni pari al -15,8%. Il totale delle 2 ruote a motore (immatricolato +50cc) raggiunge 49.871 veicoli pari al +0,4%.

«Dopo un inizio anno che ci ha particolarmente soddisfatto, a marzo subiamo un rallentamento influenzato dal maltempo. Speriamo che con l’inizio della stagione motociclistica si assista ad un significativo recupero della domanda – afferma Andrea Dell’Orto, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) -. Gli indicatori economici confermano la ripresa anche se più lenta rispetto alla media europea, grazie agli incrementi della produzione, all’andamento dell’export e al miglioramento dei salari superiore all’inflazione. Tutti questi elementi consentono un indice di fiducia elevato sia per le famiglie, sia per le imprese. Il nostro settore e tutta la filiera è impegnato nella soddisfazione degli utenti attraverso la proposta di modelli sempre più adeguati ed innovativi, da un lato dedicati alla mobilità sostenibile e dall’altro capaci di suscitare la passione per la moto».

Secondo Dell’Orto «oggi la sfida più importante è quella di aumentare il tasso di sostituzione dei veicoli Euro 0 ed Euro 1 che rappresentano ancora circa il 45% del circolante, pari a oltre 3 milioni e 700.000 unità e con più di 10 anni di vita. Ciò consentirebbe di migliorare la sicurezza e ridurre le emissioni. Un fenomeno interessante da evidenziare è il successo registrato dai modelli 125cc che indica un rinnovato interesse per la moto da parte dei più giovani, ma anche le moto di cilindrata intermedia intorno ai 400 e 500cc incontrano i favori del pubblico, grazie a contenuti simili a quelli dei modelli al vertice della gamma, con costi più accessibili e prestazioni più abbordabili. Confindustria Ancma supporterà la Case per proseguire nel recupero dei volumi di vendita pre-crisi e solo una situazione di ingovernabilità potrebbe indurre ad un rinvio degli acquisti».

L’analisi per cilindrata mostra l’importanza degli scooter 125cc con 8.042 veicoli (-5,8%). In seconda posizione sono gli scooter da 300 a 500cc con 7.756 pezzi (-5,8%). Negativa anche la fascia 150-250cc, con 4.657 unità (-26,3%). In forte accelerazione i maxiscooter superiori a 500cc con 2.395 immatricolazioni con una crescita del 92,7% rispetto all’anno scorso.

Il dettaglio delle cilindrate moto vede ancora in aumento i modelli superiori ai 1.000cc con 7.130 unità (+14,2%), mentre le moto tra 800 e 1.000 cc con 5.646 veicoli subiscono un calo (-20,8%). Le medie cilindrate, da 600 fino a 750cc, con 3.548 moto mostrano un leggero arretramento (-2,3%). Al contrario le cilindrate medio-piccole, tra 300 e 500cc con 3.871 unità ottengono un notevole successo (+79,9%); analogamente, le 125cc con 2.209 moto spuntano un’ottima crescita (+67,2%); infine la fascia tra 150 e 250cc con 811 vendite aumenta del 34,3%.

In termini di segmenti moto, le “naked” si confermano al primo posto con 8.417 pezzi (+16,7%). Seguono le “enduro” con 8.186 pezzi (+22,2%). In terza posizione le moto da “turismo” con 2.834 pezzi (-19,5%); sostanzialmente stabili le “custom” con 1.418 moto (-1%). In crescita le sportive con 1.240 pezzi (+10,5%); infine le “supermotard” fanno registrare una ripresa con 726 moto (+4,8%).