La seconda carica della Repubblica accolta dal sindaco Brugnaro e dal patriarca Moraglia.
Prima visita istituzionale a Venezia per il neo presidente del Senato, la padovana Maria Elisabetta Alberti Casellati. Ad accoglierla, dopo un passaggio in gondola, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro alla presenza del patriarca di Venezia, Francesco Moraglia.
Sulle note dell’inno di Mameli, cantato dalle donne del Coro del Teatro La Fenice di Venezia, Alberti Casellati è entrata nella Sala delle Conferenze a Ca’ Farsetti dove ha incontrato i membri della Giunta e del Consiglio comunale di Venezia e numerose autorità cittadine.
«Siamo onorati – ha esordito Brugnaro – di accogliere il presidente Alberti Casellati a Venezia. Grazie per aver trovato il tempo per questa visita, che è insieme segno della sua confermata umiltà e un ringraziamento alla città. Venezia ti accoglierà sempre a braccia aperte, qui sarai sempre la benvenuta».
«Ringrazio il sindaco – ha sottolineato Alberti Casellati – per questa calorosa e affettuosa accoglienza che mi fa sentire davvero a casa. La candidatura e poi l’elezione per il Collegio uninominale di Venezia mi hanno permesso di conoscere meglio questo territorio e le persone che lo abitano; con loro si è creato un vincolo molto forte. La mia è una carica istituzionale di caratura nazionale, che mi impone di essere al di sopra delle parti, ma quando parlo di Venezia e del Veneto il mio cuore batte sempre più forte. Questo è un territorio che chiede risposte alle proprie esigenze particolari e che merita di riavere ciò che generosamente ha dato all’Italia».
Maria Elisabetta Alberti Casellati, prima donna nella storia della Repubblica italiana a ricoprire la seconda carica dello Stato, ha poi ricordato come proprio in Veneto siano nate illustri donne del passato, da Lucrezia Cornaro Piscopia, che a metà del Seicento fu la prima donna al mondo a ottenere un dottorato, a Tina Anselmi, primo ministro donna in Italia. «La carica che ricopro – ha proseguito Alberti Casellati – mi riempie d’orgoglio e nello stesso tempo mi fa tremare i polsi. Il quadro per la composizione del nuovo Governo è complicato, ma sono ottimista, ce la faremo, grazie anche alla preziosa opera di mediazione del presidente Mattarella. C’è bisogno di pacificazione, di mettere da parte i veti: non siamo stati eletti per noi stessi ma per i cittadini ed è a loro che dobbiamo dare risposte. Molti italiani stanno vivendo situazioni di affanno e precarietà economica per le quali è necessario trovare soluzioni concrete. Non possiamo permetterci di pensare che non si formi un Governo».
A conclusione dell’incontro Alberti Casellati ha rivolto un pensiero alle donne, donando a quelle presenti una rosa come segno di ringraziamento «per il lavoro che pazientemente svolgono tutti i giorni».