Convegno “#goDigital” su identità e agenda digitale: in provincia di Bolzano già 15.000 le posizioni attivate.
Spid, myCivis, identità digitale: sono state alcune delle parole chiave del convegno “#goDigital” che si è svolto a Bolzano cui hanno partecipato l’assessore provinciale all’informatica, Waltraud Deeg, e il direttore di AgID (Agenzia per l’Italia digitale), Antonio Samaritani.
L’Alto Adige è la prima regione italiana ad avviare il passaggio dall’eGov account allo Spid. Ciò significa che dal primo marzo gli account con i quali i cittadini erano abituati a dialogare online con la pubblica amministrazione sono stati disattivati, e potranno ora essere sostituiti in due maniere: o con la Carta Servizi (la tessera sanitaria) oppure con lo Spid. «Occorrono diversi passaggi e almeno 15 minuti di tempo per l’attivazione – ha spiegato Deeg -, ma si tratta di un’operazione che garantisce la massima sicurezza possibile dei propri dati, e soprattutto che non si dovrà più ripetere».
Con lo Spid, in Alto Adige è attualmente possibile accedere a 64 servizi delle pubbliche amministrazioni locali (comuni e provincia), entro metà anno si aggiungeranno Alto Adige Riscossioni e AltoAdige Pass (solo per i nuovi utenti, per i vecchi il termine sarà fine 2018), e soprattutto la possibilità di consultazione del proprio fascicolo sanitario elettronico.
La porta di accesso web ai servizi pubblici della provincia di Bolzano è rappresentata da myCivis, i cittadini interessati dal passaggio da eGov account a SPID sono circa 100.000 e le posizioni già attivate sono 15.000, un risultato che il direttore della Ripartizione informatica, Kurt Pöhl, ha definito «lusinghiero e in linea con le indicazioni nazionali». La grande novità è che a partire da ora il portale web con tutte le informazioni sullo Spid (www.spid.gov.it) è disponibile anche in lingua tedesca, mentre il servizio di sportello bilingue è già a disposizione presso Poste Italiane e Camera di commercio.
A livello nazionale, il direttore dell’AgID, Antonio Samaritani, dopo aver sottolineato il ruolo di avanguardia svolto dalla provincia di Bolzano, ha spiegato che la strategia punta su una maggiore efficienza di investimenti e governance. «In Italia – ha spiegato – ci sono 14.000 data center pubblici che devono essere razionalizzati, e deve crescere la percentuale del budget destinata all’innovazione. A livello UE, però, siamo l’unico paese assieme alla Germania ad aver già avviato l’identità digitale europea, e alla luce dei recenti avvenimenti possiamo affermare che lo Spid è una chiave d’accesso estremamente sicura, e i dati degli utenti non sono in alcun modo profilabili».
L’assessore Deeg, nel suo intervento, ha ribadito che «la digitalizzazione è una sfida quotidiana per la pubblica amministrazione e per i cittadini. La strada non è priva di ostacoli, ma deve essere intrapresa con impegno, come stiamo cercando di fare in Alto Adige. La digitalizzazione, infatti, significa maggiore accessibilità ai servizi, più trasparenza, più efficienza e minori costi». Per quanto riguarda le infrastrutture in grado di sostenere questo processo, Deeg ha precisato che «a livello europeo siamo ai vertici per quanto riguarda le zone periferiche, ma possiamo ancora migliorare».