Credit Agricole FriulAdria, il bilancio 2017 si chiude con 50 mln utile (+35,5%)

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Credit Agricole Friuladria
La presidente di Credit Agricole Friuladria, Chiara Mio, con il direttore generale, Carlo Piana.

Dividendo a 1,8 euro, rendimento azioni 4,13%.

Crédit Agricole FriulAdria ha realizzato nel 2017 un utile netto di 50 milioni di euro, in crescita del 35,5% rispetto all’anno precedente: si tratta di uno dei migliori risultati della sua storia. Per effetto di questa performance, il dividendo unitario che verrà proposto agli oltre 16.000 soci della banca è di 1,836 euro (in crescita del 35,5% rispetto a 1,355 euro dell’anno precedente) e il rendimento dell’azione si attesta al 4,13% (era 3,04% nel 2016).

Le decisioni sono state assunte dal consiglio di amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di Chiara Mio, che ha approvato il progetto di bilancio, il quale verrà sottoposto all’assemblea degli azionisti convocata per sabato 21 aprile al Teatro “Verdi” di Pordenone. Spicca anche il dato dell’assistenza e della stimolazione dell’economia territoriale: nel 2017 la banca ha erogato mediamente quasi 3 milioni di nuovo credito al giorno.

I ricavi (proventi operativi netti) sono pari a 315 milioni, in significativo aumento rispetto allo scorso anno (+3,2%). Il risultato della gestione operativa è di 126 milioni, con gli oneri operativi a 189 milioni, in diminuzione di quasi il 3%. Le rettifiche di valore nette su crediti si attestano a 46 milioni, in calo dell’11%. La qualità dell’attivo si conferma su buoni livelli: le azioni gestionali messe in atto, hanno permesso di ridurre lo stock di deteriorati (-17% a/a), aumentandone il livello delle coperture; in miglioramento l’incidenza delle rettifiche sugli impieghi clientela, a 64 bps. Al 31 dicembre 2017 i crediti verso la clientela ammontano a 7.187 milioni di euro, +5,4% rispetto allo scorso anno soprattutto per effetto dello sviluppo dei mutui casa e dei finanziamenti alle imprese. Per i privati in particolare, sono 4.359 i nuovi contratti di mutuo-casa sottoscritti, per un totale di 456 milioni erogati sul territorio (151 milioni in Friuli Venezia Giulia e 305 in Veneto). Sono stati, inoltre, erogati circa 70 milioni di prestiti personali.

Nell’ultimo anno, Crédit Agricole FriulAdria ha visto crescere significativamente le masse amministrate rispetto al 2016 (+11%), sia nella componente di raccolta diretta (8.041 milioni, +14%) sia nella componente di raccolta indiretta (7.413 milioni, +7%). Oltre 26.000 i nuovi clienti acquisiti nel 2017 dalla banca (+20%). I conti on line sono aumentati del 60%. Circa 10.000 le carte di credito attivate per effetto della convenzione di tesoreria con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, mentre circa 1.000 sono i nuovi clienti acquisiti nel 2017 a Verona, città dove la banca sta realizzando un importante progetto di sviluppo e dove di recente è stato avviato un hub contenente tutti i servizi di Crédit Agricole.

Il patrimonio netto, comprensivo dell’utile d’esercizio dell’anno, si attesta a 731 milioni (+3%). Il “Common equity tier 1 Ratio” risulta pari a 12,6%, valore in crescita rispetto all’12,3% del 2016 che riafferma la solidità patrimoniale dell’Istituto. Le unità organizzative della rete distributiva al 31 dicembre sono 174 filiali Retail, 13 Poli Affari, 5 Mercati Private, 6 Mercati d’Impresa, un Polo Large Corporate, 30 consulenti finanziari; 39 le assunzioni effettuate. L’organico aziendale risulta composto da 1.461 dipendenti.

Quanto al sostegno agli investimenti produttivi, soprattutto della Pmi, sono stati concessi 592 milioni di finanziamenti (+1%). Significativo lo sviluppo nel settore agroalimentare, dove nel 2017 sono stati acquisiti 612 nuovi clienti (416 in Veneto e 196 in Friuli Venezia Giulia) e sono stati erogati finanziamenti per 333 milioni. Complessivamente gli impieghi della banca in questo comparto sono cresciuti di oltre il 10% e ammontano a oltre un miliardo.