Tindemans, 1 mln Unione europea e Fit a confronto oggi a Trieste
Prosegue la marcia di avvicinamento a “Esof2020” che vedrà trieste capitale della scienza europea con il “Tesi” (Trieste Encounters on Science and Innovation), primo appuntamento internazionale della Fondazione Internazionale Trieste (Fit), che si occupa di discutere e promuovere le azioni di proEsof.
«Dall’Europa speriamo di ottenere un po’ di più di 1 milione di euro per Esof 2020 perché il progetto di avere una policy che include i paesi del centro Europa è costosa, più costosa di quanto è avvenuto negli altri eventi» ha detto Stefano Fantoni, lo scienziato responsabile dell’organizzazione di Esof2020.
Il segretario generale di Euroscience, Peter Tindemans, ha però puntualizzato che la Commissione europea finanzia Esof «con un milione di Euro e gli altri fondi arrivano da organizzazioni locali, regionali e a volte anche da compagnie internazionali. Euroscience – ha spiegato Tindemans – non vuole favorire ulteriori finanziamenti della Commissione europea perché vuole che Esof sia indipendente. I finanziamenti di ogni Esof sono diversi, in questo caso sono già stanziati dal Ministero e dalla Regione».
Fantoni ha spiegato che «al momento i finanziamenti deliberati per Esof2020 dalla Regione e dal Governo e quasi deliberati dall’Ue sono a 4/5 di quello che ci serve. Occorrono 5 milioni – ha concluso – siamo a 4 quinti». Fantoni ha ribadito che in Italia «servono più fondi per la scienza, in connessione con ciò che la scienza può dire in termini di politica ed economia». Con Esof2020, ha spiegato Fantoni, vogliamo «parlare, discutere di scienza, legarla a imprese innovative e far capire quanto gli aspetti delle discipline umane e culturali siano importanti per la scienza. Non esiste una cultura scientifica e una cultura umanistica: esiste una cultura. Vogliamo mettere in evidenza questo, arrivando a rafforzare il manifesto di uno sviluppo sostenibile, che l’Onu ha lanciato, vogliamo ribadirlo perche ci sembra che i governi non lo stiano attuando così come dovrebbero. Vorremmo mettere in evidenza quanto la scienza possa includere mondi diversi, situazioni diverse e creare più Cern. Questo è un ruolo importante – ha concluso – e un messaggio alla politica».