La Corte Suprema ha invalidato progetto ferroviario del governo per ingerenza durante la campagna elettorale
Il premier sloveno Miro Cerar ha annunciato le proprie dimissioni dopo aver preso atto dell’annullamento da parte della Corte Suprema del referendum che aveva dato il via libera a un ambizioso progetto ferroviario sulla tratta Divaccia-Capodistria, sostenuto dal governo di centrosinistra.
Il referendum abrogativo si era svolto lo scorso settembre, ma non era passato, approvando di fatto il piano del governo di costruire 27 chilometri di un secondo binario tra Divaccia e il porto di Capodistria, ritenuto da Cerar «di importanza strategica» per la Slovenia.
Secondo la Corte Suprema, il sostegno del governo al progetto durante la campagna referendaria è stato unilaterale e potrebbe aver influito sul voto. I giudici hanno inoltre ordinato una nuova consultazione sulla ferrovia, ma la data non è ancora stata fissata.
Cerar informerà domani il presidente della Repubblica. Elezioni parlamentari sono già previste per il prossimo giugno, ma non è chiaro al momento se queste saranno anticipate di un paio di mesi.