Selezionate 23 startup innovative al termine del percorso di scouting
Ventitré progetti d’impresa innovativi. Sono quelli selezionati per “Emilia 4.0 1st Wave Tour”, il programma di “open innovation” di Confindustria Emilia, sviluppato in collaborazione con dpixel, che vuole contaminare l’eccellenza dell’industria manifatturiera con l’innovazione tecnologica.
Il tour ha vissuto la sua fase conclusiva con la presentazione delle 23 startup prescelte nel campo della nuova manifattura digitale e dell’Industria 4.0 declinate su quattro ambiti: Agritech, Automazione e Robotica, Elettromedicale, IoT e Sensoristica. L’iniziativa, lanciata dal presidente Alberto Vacchi lo scorso settembre a “Farete 2017”, si è articolata lungo un severo percorso di selezione che, partendo da 75 realtà esaminate su tutto il territorio nazionale in cinque tappe del tour, ha condotto alla scelta delle 23 startup che entreranno ora in contatto diretto con le imprese e le eccellenze produttive del territorio. Innovare le filiere tradizionali e accelerare il business di tutte le realtà coinvolte: questi gli obiettivi principali del progetto.
Nel corso della prima giornata, sono state presentate 12 startup per i segmenti Agritech e Automazione & Robotica sotto l’egida di Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati. È toccato a Valter Caiumi, vicepresidente di Confindustria Emilia, chiudere il tour introducendo le 11 startup selezionate per i segmenti Elettromedicale e IoT & Sensoristica.
«Oggi è la seconda e ultima giornata che conclude questo “1st Wave Tour”, pensato per scaldare i motori dell’innovazione per filiera. Un anticipo sui programmi del prossimo settembre 2018 – sottolineato Valter Caiumi, vicepresidente di Confindustria Emilia Area Centro -. Di tutte le nuove sfide che ci troviamo ad affrontare oggi, comprendere e definire la nuova rivoluzione tecnologica è la più affascinante e suggestiva, poiché comporta una vera e propria trasformazione per tutti noi. Gli oggetti iniziano a parlare, ci restituiscono dati e informazioni per la loro gestione. All’uomo l’intelligenza di utilizzare questi dati, per analizzare il proprio modello di business, aprirsi a nuovi schemi di gioco, dare una nuova centralità al sapere e al fare. Se ne valutiamo la portata e la complessità, questa quarta rivoluzione industriale è qualcosa con cui l’uomo non ha mai dovuto confrontarsi prima d’ora. Una sfida avvincente che le imprese non possono non cogliere».
Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati Motor Holding, in apertura dei lavori ha evidenziato che «in un periodo in cui il tema delle startup e dell’open innovation è così dibattuto, ho partecipato attivamente con molta curiosità a questa iniziativa. Ducati si muove da sempre in un mercato difficile, un mercato che dal 2009 è calato, mentre noi siamo cresciuti: non ci saremmo riusciti senza mettere continuamente in discussione ciò che facciamo. Non costruiamo moto, ma proponiamo la condivisione di una passione, vendiamo emozioni. Tutto questo è possibile perché abbiamo fatto dell’innovazione di prodotto e di branding uno dei nostri capisaldi, ma occorre tenere bene a mente che l’innovazione va programmata e pianificata: o capisci come trarne vantaggio o scompari».
«Il nostro gruppo rappresenta uno dei più importanti player a livello internazionale nell’automazione industriale di processo e questo lo dobbiamo alla nostra capacità di saper trovare soluzioni radicali mai viste prima – ha rimarcato Franco Stefani, presidente di Gruppo System -. Siamo degli innovatori di processo e questa meravigliosa avventura industriale l’ho intrapresa 50 anni fa. Allora le idee erano molto chiare e l’analisi dei processi è sempre stata al centro del mio pensiero poiché per trovare strade nuove è necessario partire dalla conoscenza. Il sogno è quello che si cela dietro all’essere imprenditore perché non si finisce mai di apprendere nuove conoscenze, mettendosi in discussione giorno dopo giorno».