Il cluster arredo del Friuli Venezia Giulia chiude il 2017 con il 13% del totale export Italia

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Cluster arredo fvg carlo piemonte e franco di fonzo
Di Fonzo: «siamo una realtà che produce un fatturato di 1,5 miliardi di euro e diamo lavoro a 20.000 addetti in 2.500 imprese»

«Sono 2.500 le imprese in Friuli Venezia Giulia che lavorano nel settore casa e che danno lavoro a 20.000 addetti, esportando il 13% del volume nazionale per un importo di circa 1,5 miliardi di euro di fatturato»: i numeri li ha forniti il presidente del Cluster Arredo Fvg, Franco di Fonzo, al focus organizzato a Udine dallo stesso cluster, in collaborazione con la Regione, presso la Cassa di Risparmio regionale.

Nei primi nove mesi del 2017, le esportazioni dei distretti di Pordenone e delle Sedie e Tavoli di Manzano hanno toccato i 902 milioni di euro (con un’ottima performance del Distretto del Mobile), «segnando +8,7% e battendo la concorrenza dei maggiori distretti del mobile italiano», ha riferito Stefano Baro, direttore generale Carifvg, che lo scorso novembre ha siglato un accordo a favore delle imprese del Cluster che prevede un plafond di 150 milioni di euro.

La dinamica di crescita dell’export del mobile friulano è stata infatti superiore, in percentuale, a quelle del legno-arredo della Brianza e del mobile di Treviso. Gli Stati Uniti sono il mercato che più ha contribuito a questa performance, seguiti da Francia, Polonia e Spagna. Positivi segnali ottenuti anche in Russia e in altri mercati “lontani” come Australia, Israele, Cina, Vietnam.

Questa estrema dinamicità sui mercati esteri risulta premiante per le imprese del mobile della regione che, secondo lo studio del Gruppo intesa San Paolo, tra il 2014 e il 2016 hanno realizzato un significativo incremento del fatturato (+10,3% in termini mediani), superiore a quello delle imprese del mobile del resto d’Italia (+7,4%). Per affrontare i mercati globali, però, occorre fare rete, «e il Cluster ha appena varato la sua nona rete di imprese», ha sottolineato il direttore del cluster, Carlo Piemonte, rimarcando la necessità di aggregarsi per sviluppare il business in destinazioni complesse come Cina, Vietnam, Russia e Singapore, «ma che possono essere molto redditizie per le imprese».