Corte dei conti di Trento: nel 2017 aumentate tutte attività

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Pino Zingale presidente Sezione Giurisdizionale corte conti trento
Maggior parte denunce per canoni concessione e opere pubbliche. casi di incarichi a sé o a parenti. Pino Zingale nuovo presidente 

Pino Zingale presidente Sezione Giurisdizionale corte conti trentoInaugurato nel salone di rappresentanza del comune di Trento a Palazzo Geremia, l’anno giudiziario della Corte dei conti.

Secondo la relazione del procuratore regionale, Marcovalerio Pozzato, nel 2017, rispetto all’anno precedente, sono aumentate in maniera rilevante tutte le attività della procura contabile della Corte dei conti di Trento. Si registra la crescita del 350% relativamente alle citazioni (cioè 42, furono 12 nel 2016), un +670% degli inviti a contro dedurre (67 rispetto ai 10 del 2016), +361% sui decreti istruttori (473 rispetto ai 131 del 2016), +65% degli atti di apertura vertenze (434 contro i 284 del 2016). 

I numeri indicano che la maggior parte delle denunce ricevute dalla procura contabile riguarda i canoni di concessione (12,90%), le opere pubbliche (12,67%), i contributi pubblici (10,14%), ed il conferimento di incarichi (9,45%). Denunce che provengono soprattutto dagli stessi enti locali (141, il 32,49% del totale), da notizie di stampa (140, pari al 32,26%) e da privati cittadini (46, il 10,6%).

Interessanti alcune considerazioni riportate nella relazione del procuratore generale, in particolare sull’affidamento di incarichi di consulenza: «continuano purtroppo a registrarsi casi in cui vari soggetti (amministratori locali, ma anche soggetti in rapporto di convenzione con la Provincia, in particolare nel settore della pubblica istruzione), in dispregio al pubblico decoro prima ancora che a elementari principi ordinamentali legati all’incompatibilità, hanno proceduto a diretti affidamenti contrattuali a sé stessi o a loro congiunti» ha evidenziato Pozzato che ha lanciato un monito: «tutti devono essere posti in grado di lavorare e produrre, non soltanto coloro che possono godere di illegittimi favoritismi». 

In particolare, si legge ancora nella relazione del procuratore regionale Pozzato, «sono stati avviati numerosi procedimenti a carico di amministratori in relazione a incarichi a consulenti esterni», che sembrano «spesso volti a camuffare l’affidamento di funzioni amministrative del tutto ordinarie. In alcuni casi la Procura ha riscontrato un preciso disegno, da parte di alcuni amministratori locali, di depotenziare volutamente gli uffici comunali». Una consulenza agli “amici degli amici”, anche in carenza di una specifica preparazione professionale indispensabile per il ruolo da ricoprire, non si nega a nessuno.

L’inaugurazione dell’anno giudiziario ha visto la prima uscita ufficiale del nuovo presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti di Trento, Pino Zingale: «auspico che la nostra attività possa essere sempre equilibrata e orientata, nei limiti in cui questo è possibile, più alla correzione che alla repressione. La funzione giurisdizionale della Corte non è infatti soltanto di natura repressiva o risarcitoria, ma anche di orientamento nell’attività della pubblica amministrazione. Attraverso i processi in sede giurisdizionale si danno anche delle indicazioni su quali sono i criteri di buona amministrazione. E in questo senso credo di aver riscontrato una buona ricettività nell’humus amministrativo e umano di questa provincia e mi auguro che il futuro prosegua in questo senso».

Zingale viene da Palermo, dove ha ricoperto l’incarico di Procuratore generale: «provengo da una regione, al Sicilia, in cui le criticità sono di dimensioni ben diverse da quelle che ho potuto riscontrare da un primo contatto. Chiaramente le criticità ci sono, però la mia sensazione a primo impatto è che la situazione della Provincia autonoma di Trento sia di molto dentro la normalità della patologia, e non al di fuori. Io ho un background culturale che mi abitua a situazioni di gran lunga più complesse di quelle che ho potuto constatare qui, anche leggendo la relazione del procuratore regionale».