Ma secondo il Cerved crescono del 46% le procedure di amministrazione controllata. Nel NordEst la situazione migliore che nel resto d’Italia
Secondo il Cerved (il centro analisi delle Camere di commercio) i fallimenti e le chiusure d’impresa in Italia sono scese nel 2017 ai livelli del 2005, con 93.000 procedure di fallimento o di uscita volontaria dal mercato avviate, un dato inferiore del 5% rispetto al 2016, grazie soprattutto ai fallimenti, scesi dell’11,3%. In calo anche i concordati preventivi (-29%), a differenza delle procedure di amministrazione controllata, salite del 46%.
Quanto ai concordati preventivi, sono state presentate 589 domande (-29% sul 2016), il minimo da oltre dieci anni, molto distante dal picco di 2.278 domande presentate nel 2013. «La fotografia che il nostro Osservatorio restituisce – commenta Marco Nespolo, amministratore delegato di Cerved – è certamente positiva, e lascia ben sperare». Quanto al 2018, «ci aspettiamo un ulteriore miglioramento grazie al rafforzamento dei profili di rischio delle imprese e alla congiuntura macroeconomica positiva».
Il calo delle liquidazioni di aziende registrato in Italia vede tra i principali attori, in positivo, il NordEst dove il dato dei fallimenti è di 2.264 procedure con un calo, nel 2017, del 12,2% rispetto al 2016. A trainare la macroarea sono Friuli (-25,8% e Trentino (-17,2%) rispetto al Veneto (-12,5%) ed Emilia Romagna (-8%). Per quanto riguarda le procedure non fallimentari come i concordati, il NordEst è l’area che meglio si distingue sul sistema Pese registrando un calo complessivo del 50% tra il 2016 e il 2017. Infine sul fronte liquidazioni, il NordEst registra un -6% nonostante il dato negativo del Trentino che segna un aumento del 3,6%. Un dato che, secondo il presidente della locale Camera di commercio e presidente di Confcommercio Imprese Trentino, Gianni Bort, «non preoccupante, in quanto il saldo naturale tra chiusura e nuove aperture delle imprese nel 2017 è positivo per 107 unità. Lentamente, la situazione sembra normalizzarsi, ma la selezione c’è stata ed è stata pesante».