Soluzione scandalosa per risolvere il buco finanziario delle aziende fornitrici. 200 milioni di euro spalmati con una nuova addizionale su tutti i consumatori
Da qualche tempo, le aziende fornitrici di energia sono alle prese con un drammatico problema: come farsi pagare dai clienti morosi, cui non è possibile tagliare subito le forniture, con il risultato che questi accumulano insoluti che finiscono con il pesare anche molto sui conti economici delle aziende, alcune delle quali (tre per la precisione) sono finite in crisi.
La soluzione a questo stato di cose l’ha trovata l’Autorità per l’Energia con una soluzione che avrebbe fatto invidia a Ponzio Pilato: fare pagare gli insoluti a tutti gli utenti, spalmando il “buco” sulle loro bollette. Insomma, chi paga regolarmente le proprie forniture, talvolta anche con qualche sacrificio, è cornuto e mazziato. Con la delibera 50/2018, l’Autorità per l’Energia spalma su circa 30 milioni di utenti i debiti accumulati per circa 200 milioni di euro.
Le tre società elettriche fallite avrebbero dovuto saldare ai fornitori alcune voci parafiscali della bolletta che erano state fatturate ai consumatori, ma non erano state incassate. I cosiddetti oneri di sistema rappresentano circa il 20% dell’importo della bolletta, che comprende gli inventivi per le energie rinnovabili, lo smaltimento del sistema nucleare e altre dettagli normativi e fiscali cui s’aggiunge un altro 22% legato all’imposizione fiscale.
La decisione dell’Autorità per l’Energia si basa su una sentenza del Consiglio di Stato che ha deciso che gli insoluti (e specialmente la parte parafiscale) vadano ripartiti su tutti i consumatori che pagano regolarmente. Stime non ufficiali valutano la morosità dei “furbetti della bolletta” in circa un miliardo di euro e l’Autorità con la propria delibera avrebbe autorizzato il recupero di una prima fetta – circa un quinto del dovuto – riservandosi altri provvedimenti per il futuro prossimo.
Il fenomeno dei “furbetti della bolletta” potrebbe anche ingrossarsi, visto che l’Autorità ha messo sotto controllo il nuovo fenomeno del “turismo elettrico”, ovvero il passaggio da un operatore all’altro del “furbetto della bolletta”, in quanto prima che un fornitore s’accorga della metodicità degli insoluti passa normalmente parecchio tempo, dando così il modo al “furbetto” di passare da un gestore all’altro, allungando così la fila delle “sole”.
Sicuramente, fa arrabbiare la decisione del Consiglio di Stato che autorizza la spalmazione degli insoluti truffaldini su tutti i contribuenti onesti, senza che quest’ultimi possano rivalersi sui “furbetti della bolletta”. Un precedente davvero pericoloso, che apre la strada a nuovi carichi per chi s’ostina a rimanere cittadino rispettoso delle leggi e dei propri obblighi contrattuali. Chissà cosa potrebbe succedere se le fila dei “furbetti della bolletta” s’allargasse a tanti cittadini onesti ed incazzati con uno Stato fanfarone incapace di fare rispettare le proprie leggi.