Non sempre il trasporto pubblico è il toccasana per il miglioramento della qualità ambientale urbana
La ricerca “Area Metropolitana milanese: mobilità ed efficienza energetica” condotta dagli scienziati di Ricerche Sistema Elettrico (Rse), il centro ricerche pubblico con sede a Milano controllato dal Gse ha valutato quale sia la migliore strategia per combattere l’inquinamento urbano, specie in realtà urbane di gradi dimensioni come Milano.
Dalla ricerca è emerso come nella lotta all’inquinamento atmosferico l’auto pulita batte l’autobus per costi, tempi e beneficio ambientale. I tecnici hanno fatto il conto dei vantaggi e benefici di ciascuno scenario e tecnologie applicate, misurando l’effetto sui costi economici, sui tempi che i cittadini perdono in attesa, sui fumi inquinanti, sui consumi di carburante e di chilowattora elettrici. Tirate le somme, è emerso come i mezzi pubblici sono strumenti molto costosi e pochissimo efficaci, all’auto non si può rinunciare.
Investire massicciamente su autobus, treni urbani e metropolitane costerebbe ai contribuenti di Milano 1,06 miliardi di euro l’anno e toglierebbe 141 tonnellate di inquinanti dalle 738 tonnellate di polveri che ammorbano l’aria del capoluogo lombardo. Forzare verso limiti alla circolazione delle auto inquinanti e zone a pagamento, promuovere le nuove auto pulite ed elettriche, sostenere la condivisione di più persone sullo stesso veicolo darebbe un gettito di 22 milioni l’anno alle casse pubbliche e abbasserebbe l’inquinamento di ben 297 tonnellate di polveri: più del doppio del trasporto pubblico.
La ricerca ha evidenziato come spingere sugli autobus sia una soluzione con risultati globali insoddisfacenti: i milanesi impiegherebbero molto tempo per spostarsi, salirebbero i costi del sistema pubblico per acquistare gli autobus e sovvenzionare il servizio in perdita; solo discreto il beneficio ambientale su emissioni e consumi. Costruire nuove linee di metropolitane assicurano sì spostamenti veloci (-4,23% i tempi), poche emissioni, pochi consumi, ma costano tantissimo in termini di investimento (100 milioni per chilometro di linea) e i tempi di rientro della spesa sono secolari. Meno costosa ma anche meno efficace la ricetta di un uso forzato di treni urbani. Anche la gratuità del trasporto urbano darebbe un risultato minimo, che allungherebbe in modo drastico i tempi di spostamento dei cittadini e al tempo stesso farebbe indebitare le tasche pubbliche.
La soluzione però migliore di tutte per l’ambiente è il cambiamento tecnologico dell’auto. Facilitazioni nel traffico per i veicoli a gas, promozioni spinte per le auto elettriche sono soluzioni con costi ridotti per per le amministrazioni pubbliche, che consentono un taglio drastico alle emissioni per ben 189 tonnellate di polveri in meno.