Tumore al fegato, l’ospedale di Negrar sperimenta per la prima volta il vaccino su uomo

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Il farmaco ha lo scopo di indurre risposta immunitaria per evitare ricadute

tumore fegatoAll’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona) è stata avviata per la prima volta sull’uomo la sperimentazione di un farmaco innovativo contro il tumore al fegato. Si tratta del vaccino IMA970A, un farmaco specifico contro l’epatocarcinoma che ha lo scopo di indurre una risposta immunitaria tale ritardare il ripresentarsi del cancro o favorire un’ulteriore regressione dello stesso dopo il trattamento locale.

L’epatocarcinoma è il tumore maligno più frequente del fegato che lo scorso anno ha registrato in Italia 13.000 nuovi casi e che nel mondo ha un’incidenza di 750.000 casi all’anno. Allo studio clinico di fase I e II Hepavac-101, finanziato dall’Unione Europea, partecipano numerosi centri europei. Per quanto riguarda l’Italia è coinvolto, oltre all’ospedale di Negrar (in collaborazione con l’Università dell’Insubria), anche l’Istituto Nazionale Tumori “Pascale” di Napoli. 

La sperimentazione è riservata ai pazienti con epatocarcinoma in fase iniziale, che sono candidati ad un trattamento locale: intervento chirurgico, termoablazione o ablazione mediante radiofrequenza e microonde, chemioembolizzazione e radioembolizzazione. Nonostante questi trattamenti possano ottenere una distruzione del tessuto vitale del tumore, nel tempo la malattia è destinata a ripresentarsi o a peggiorare nella maggior parte dei casi, tanto che la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è del 20%. Da qui la necessità di trovare nuove opzioni terapeutiche. Scopo dello studio infatti è quello di valutare la tollerabilità del vaccino e verificare se questo, somministrato dopo la regressione della malattia ottenuta con il trattamento locale, è in grado di migliorare la prognosi e quindi di aumentare la sopravvivenza.