Calano reati, non senso insicurezza. In crescita le truffe telematiche e lo stalking
«Anche nel nostro distretto, come nel resto del Paese, si è verificato un generalizzato calo dei reati, che con riferimento al numero dei nuovi reati iscritti, ha fatto registrare una diminuzione media del 12% e quindi ben oltre il 9% della media nazionale», ha detto il Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Trieste, Dario Grohmann, durante il suo intervento in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario, alla Corte d’Appello, ma permane «un ingiustificato senso di insicurezza nella popolazione.
«Quello che a me dispiace – ha aggiunto Grohmann – è che qui facciamo di tutto affinché le cose vadano bene e la criminalità non trovi terreno fertile per attecchire, e pare che ci stiamo riuscendo, ciononostante la percezione di insicurezza rimane alta». Nel generale calo di reati, ha poi osservato Grohmann, sono in controtendenza le truffe telematiche e i reati di stalking. Mentre si registra «un notevole decremento dei reati commessi da minorenni: 25 reati contro la libertà sessuale rispetto ai 42 del periodo precedente, 85 reati in materia di stupefacenti contro i 185».
In materia di omicidio colposo, ha aggiunto, va ricordato «l’elevato numero degli esposti all’amianto: solo nel circondario di Gorizia, nel periodo in riferimento, sono stati iscritti 73 nuovi procedimenti per morti di amianto e ben 197 procedimenti per lesioni colpose amianto correlate». In generale, ha concluso Grohmann, nel distretto sono stati iscritti 29.000 nuovi procedimenti penali contro soggetti noti: «le denunce – ha spiegato – sono tantissime, perché tantissimi sono i reati. Poi purtroppo c’è un abuso del sistema penale. Purtroppo lo Stato continua a punire con la sanzione penale tanti comportamenti che invece prevedrebbero altre sanzioni. Questo rallenta anche il lavoro della magistratura e quindi l’incidenza dell’intervento sulle situazioni più rilevanti».
Per Grohmann il vero pericolo è dato dalle «infiltrazioni mafiose, molto forte sulla regione. Noi siamo molto attrezzati e non consentiremo, come avvenuto in altre regioni italiane, che la criminalità organizzata» attecchisca. I tentativi di infiltrazioni criminali di stampo associativo mafioso, «si sono fatti più audaci. Siamo attenti già da alcuni anni a determinate situazioni che ci danno il sospetto di infiltrazioni mafiose, ovviamente le infiltrazioni sono sempre legate ai momenti in cui gira ricchezza e poiché la regione vive un momento di forte ripresa economica, con il rilancio generale dell’economia ma anche di apertura delle infrastrutture, come ad esempio Esof 2020 che ci sarà nel Porto vecchio, è chiaro – ha concluso – che l’arrivo di grandi quantità di denaro è momento di grande stimolo per il riciclaggio di denaro sporco da parte della criminalità organizzata».