Rigenerazione urbana: decolla a Rovereto il progetto di riqualificazione del commercio in centro storico

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La città partecipa al progetto nazionale di Confcommercio. Accordo tra la categoria, il Comune e la provincia di Trento per migliorare l’offerta tramite un apposito laboratorio appena inaugurato

rovereto laboratorio rigenerazione urbana ivo chiesa alessandro olivi francesco valduga marco fontanariLe attività commerciali del centro storico di Rovereto partecipano al progetto nazionale di Confcommercio di rigenerazione urbana e lo fanno attraverso un laboratorio-tavolo compartecipato da Confcommercio Vallagarina, Comune di Rovereto e Provincia di Trento che, dopo l’apertura di fatto già dallo scorso settembre, ora inaugura ufficialmente uno spazio pubblico negli spazi dell’ex catasto messi a disposizione dalla Regione.

Ad aprire “simbolicamente” il portone, il sindaco Francesco Valduga, l’assessore provinciale Alessandro Olivi, l’assessore comunale Ivo Chiesa ed il presidente di Unione Commercio Turismo della Vallagarina, Marco Fontanari, oltre a numerosi amministratori e operatori del commercio locale.

Valduga ha ricordato come le stessa relazione al Bilancio 2018 del Comune di Rovereto indichi tra le leve strategiche l’impegno a rigenerare  i beni immateriali della città per renderla ricca di relazioni, bella e attrattiva. «Dopo aver agito su alcuni luoghi fisici era necessario concentrarsi sulle attività economiche che la connotano e hanno ruolo determinante. Quindi si lavorerà su progetti con azioni concrete, secondo un cronoprogramma definito. Questo è soprattutto un nuovo modello di lavoro anche per la macchina comunale che coinvolge trasversalmente più servizi» ha detto Valduga, ringraziando insieme all’assessore Chiesa, la Provincia di Trento e la collaborazione con l’Unione Commercio e Turismo  con la quale «ha preso corpo un partenariato sul modello di quello che – a livello nazionale – ha visto già coinvolte Anci e Confcommercio e a cui hanno aderito già 153 città italiane. Per loro è iniziato un percorso che, coinvolgendo specificatamente i settori del commercio, turismo, artigianato, urbanistica, mobilità/vivibilità, lavori pubblici e ambiente punta a definire azioni di rilancio nei centri urbani valorizzando potenzialità e specificità». 

«Rovereto ha declinato questo obiettivo in modo molto originale» ha detto Roberta Capuis, responsabile della Progettazione Urbana all’interno di Confcommercio nazionale, giunta appositamente da Roma per partecipare all’apertura dello spazio, complimentandosi con i presenti perché «Rovereto sarà una delle tre realtà che a livello nazionale partiranno per prime». 

Olivi ha annunciato che la Provincia guarda con interesse all’operazione, «utile anche ad altri territori, ed ha predisposto con una apposita delibera appena approvata, un sostegno specifico alle imprese.  Apprezzando lo sforzo espresso dall’amministrazione comunale di aver posto tra le azioni strategiche non la mera conservazione – di per sé già impegnativa – ma anche la rigenerazione di una città, ha ricordato come Rovereto sia già terreno di importanti azioni rigenerative (basti pensare al compendio di Progetto Manifattura), mirate a innovare e cambiare il tessuto economico, ed ha quindi comunicato la piena adesione della Giunta Provinciale al progetto attraverso interventi diretti sull’impresa, mettendo ad esempio a disposizione il patrimonio di esperienza di Trentino Sviluppo e strumenti che possano alleviare la fatica del fare impresa per aiutare l’esistente e in generale il terziario».

Da parte sua il presidente dell’UCT, Marco Fontanari, ha ringraziato Comune e Provincia e tutti gli amministratori e dirigenti (a partire dalla dirigente del comune Marisa Prezzi direttamente coinvolta nel coordinamento del progetto), che «insieme hanno concorso alla realizzazione del progetto. Dopo il protocollo d’intesa siglato a settembre, questo è il secondo passo di un lavoro che non darà frutti domani, ma nel medio-lungo termine – ha detto Fontanari -. Con la sede partono azioni specifiche: incontri tra operatori per  consolidare l’esistente in centro storico, per un accompagnamento a convertire attività in sofferenza o destinate a scomparire,  in un ottica innovativa. E’ dunque punto di inizio per ricreare una città piacevole ed economicamente vantaggiosa per le aziende».

Nel corso dell’inaugurazione è stata annunciata la prima attività operativa del laboratorio: una indagine statistica tramite questionario su tutto il tessuto commerciale, tramite ISPAT, per comprendere le dinamiche di mercato in atto e fotografare l’esistente in vista delle macro-azioni (alle quali il Tavolo sta già lavorando), da porre in essere per agevolare l’intrapresa economica negli specifici ambiti urbani. Sarà verificata la fattibilità di un incubatore dedicato alle attività di commercio-artigianato-servizi e turismo ed in particolare a quelle di nuovo insediamento o ristrutturate quale volano di attrattività anche per le attività già insediate. La sede sarà aperta due volte alla settimana il martedì e giovedì dalle 14.00 alle 16.00 con personale dedicato.