Pensioni sociali a quota 850.000 erogazioni (di cui 70.000 immigrati) per un costo di 22 miliardi di euro

0
616
pensionamento dei dipendenti pubblici pensioni dei dipendenti pubblici fondi pensione pensione paese di pensionati
Erogate a coloro che non hanno versato contributi o in misura inferiore a quanto necessario. Paradossalmente, con il sistema contributivo emerge la convenienza a non versare, visto che in molto casi il trattamento maturato è spesso di poco superiore alla “sociale”

pensione socialeCresce il numero di coloro che incassano la pensione sociale, che consiste nell’erogazione di 453 euro netti al mese per 13 mensilità da parte dell’Inps. Ne possono godere le persone residenti continuativamente sul territorio nazionale da almeno 10 anni che abbiano più di 66 anni e 7 mesi di età e guadagnare meno di 5.800 euro all’anno.

La pensione sociale viene erogata anche senza avere mai versato un euro di contributo pensionistico, magari anche in presenza di qualche lavoro irregolare. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istituto guidato da Tito Boeri i nuovi assegni sociali erogati nel 2017 sono aumentati del 17,7%, passando da 36.740 a 43.249 per un controvalore di 4,7 miliardi di euro. Oltre a queste, ci sono le pensioni di guerra (1,3 miliardi di euro) e gli assegni sociali, che al 31 dicembre 2015 erano complessivamente 809.780 per un controvalore di 21,6 miliardi di euro. 

Con l’entrata a regime del sistema pensionistico contributivo emerge in tutt’evidenza la disparità di trattamento tra i lavoratori che pagano i contributi per una pensione e coloro che pesano integralmente sulle spalle della collettività. Un lavoratore che guadagni circa 1.200-1.400 euro netti al mese, alla fine della sua carriera lavorativa dopo avere pagato una montagna di contributi si vedrà erogata una pensione di circa il 45-55% dell’ultimo salario, pari a circa 600-800 euro netti al mese, quando chi non ha mai versato nulla o molto poco ne incasserà comunque 453 euro netti al mese, cui può aggiungere qualche altra entrata in nero o regolare fino al tetto di 5.800 euro netti. Una disparità da sanare al più presto.

Che dire, poi, di tutti gli immigrati che fanno a gara per percepire la pensione sociale, anche tramite i ricongiungimenti familiari più o meno fittizi? Secondo le ultime stime, dei circa 4,7 milioni di immigrati con regolare permesso ce ne sono almeno 800.000 che hanno superato i 65 anni. Di questi già 55.000 hanno ottenuto il sussidio mensile, per la modica cifra di circa 330 milioni di euro che pesano tutti sulla fiscalità generale.