Eni conferma investimenti a Ravenna per 2 miliardi di euro in quattro anni

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Obiettivo il miglioramento della produzione di gas in Adriatico

piattaforma petroliferaEni conferma gli investimenti su Ravenna e l’aumento dell’attività produttiva di gas in Adriatico. In un vertice con il sindaco Michele De Pascale, il “Roca” in rappresentanza delle aziende dell’offshore, i sindacati, Eni ha confermato l’investimento di due miliardi di euro nei prossimi quattro anni in attività di sviluppo e mantenimento degli asset nell’offshore adriatico e ha ribadito che il programma di rilancio «procede nel pieno rispetto degli impegni assunti ad aprile 2017».

Nei primi nove mesi del 2017 è stata avviata una nuova campagna di perforazione in mare, con l’uso di due impianti, «ed è stata incrementata significativamente l’attività di ottimizzazione della produzione». Inoltre la produzione di gas naturale, che nel 2017 si è attestata a circa 2,8 miliardi di metri cubi, potrà raggiungere i 4 miliardi di metri cubi «realizzando tutte le attività programmate». Eni ha avviato la rivalutazione del potenziale minerario nell’offshore adriatico attraverso la rielaborazione dei dati sismici denominati “3D Adria”, in corrispondenza di una vasta area con estensione pari a 10.000 kmq, e ha confermato il programma quinquennale di chiusura mineraria relativo al distretto ravennate, che interesserà 13 strutture offshore non produttive e circa 30 pozzi. 

Entro il 2018 Eni prevede l’avvio delle prime gare per le operazioni di smantellamento e dei primi interventi di chiusura mineraria offshore. Per quanto riguarda la chimica e Versalis, verrà dedicata una riunione specifica nei prossimi mesi.