Trento. Perché cambiare il modello organizzativo del proprio studio? Come gestire il cambiamento? La tecnologia è un alleato per lo sviluppo o un costo da sostenere? Come fare per proporre nuovi servizi? Competenze, smart data e cloud sono davvero tre parole chiave da cui parte la trasformazione dei modelli organizzativi degli studi professionali? A queste domande cercherà di rispondere il seminario “Professional’s Innovation Journey: quale percorso per attivare il miglioramento nello studio? Metodi, dati, testimonianze” organizzato dall’Associazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili delle Tre Venezie (ADCEC Tre Venezie). L’appuntamento è per venerdì 12 gennaio a Trento presso il Grand Hotel Trento (Piazza Dante, 20) a partire dalle 14.30. Quella di Trento è la prima tappa del seminario che verrà riproposto nelle settimane successive anche a Pordenone (31 gennaio) e Mestre (7 febbraio).
Gestire il cambiamento può essere facile o difficile, ed è tanto più complesso nella trasformazione dei modelli organizzativi di realtà con un’attività metodica e strutturata come gli studi professionali. Sta a chi sceglie di intraprendere la strada del cambiamento compiere i passi giusti, secondo un programma ben cadenzato nel tempo. Non esiste infatti una formula magica, ma alcune regole da seguire, sulle quali costruire il progetto di trasformazione.
Una recente ricerca dell’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale della School of Management del Politecnico di Milano ha evidenziato come gli investimenti hi-tech degli studi professionali sono cresciuti del 2,5% nel 2016. La ricerca ha inoltre sottolineato come un terzo degli studi utilizza il cloud computing, mentre il 24% gli Smart Data per offrire nuovi servizi. Inoltre sono stati numerosi i progetti innovativi per migliorare l’efficienza e le relazioni con i clienti, ma anche per fornire servizi avanzati come smart contract, e-commerce e coaching.
Questi numeri evidenziano come sia crescente l’interesse degli studi professionali per progetti di innovazione orientati a migliorare l’efficienza e a fornire servizi innovativi anche attraverso le nuove tecnologie, nonostante molte realtà incontrino delle difficoltà nell’individuare il punto di partenza e gli strumenti adeguati per avviare un percorso di cambiamento.
Obiettivo del seminario è perciò fornire ai partecipanti alcuni spunti di riflessione per individuare gli strumenti più adeguati per fotografare la situazione di partenza, individuare gli obiettivi e intraprendere la trasformazione.
Il seminario sarà tenuto da Claudio Rorato, direttore dell’Osservatorio “Professionisti e Innovazione Digitale” della School of Management del Politecnico di Milano, svolge attività di Consulenza di Direzione e Formazione nelle aree Strategia e Organizzazione per imprese e studi professionali. Da anni si occupa dell’evoluzione delle professioni giuridiche (avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro) e di come l’innovazione digitale possa contribuire al cambiamento dei modelli organizzativi e di business degli studi professionali.
Accanto alla parte teorica, il seminario proporrà inoltre le testimonianze di professionisti che hanno avviato il cambiamento all’interno dei propri studi professionali, attraverso gli interventi di Stefano Dovier, Dottore Commercialista e Revisore Legale, si occupa di consulenza aziendale e tributaria, in particolare nei confronti di imprese del comparto turistico e di reti d’impresa, Alex Gasperoni, Dottore Commercialista, si occupa di consulenza fiscale e aziendale con una focalizzazione mirata al settore alberghiero, Paolo Lessio, Avvocato, si occupa di diritto dell’informatica e privacy, nonché di documento informatico e firma digitale e Paolo Tebaldini, Dottore Commercialista, esperto di management negli studi professionali e nell’implementazione e utilizzo di strumenti automatizzati di gestione dei task.