Il ministero dell’Univiersità assegna i fondi ai migliori punti di ricerca degli atenei nazionali. Premiate le università di Trento, Bologna, Venezia, Udine e Trieste
Il Ministero dell’Istruzione, Univeristà e Ricercha ha diffuso i dati relativi ai “Dipartimenti eccellenti”, i 180 centri di ricerca delle Università italiane che si sono distinti per la loro capacità di ricerca, assegnando finanziamenti straordinari per complessivamente 271 milioni di euro nel quinquennio 2018-2022 per portare avanti la loro attività.
A Venezia, dei sette dipartimenti dell’Università Ca’ Foscari che concorrevano al bando, cinque sono stati premiati aggiudicandosi un contributo complessivo di 35 milioni di euro in cinque anni, oltre ai 13,5 già messi a disposizione dall’Ateneo. Sono stati premiati i diparimenti di Economia, di Studi linguistici e culturali comparati, di Studi sull’Asia e l’Africa Mediterranea, di Management e di Studi umanistici. «E’ un risultato davvero eccellente, di cui siamo fieri – dice il rettore di Ca’ Foscari, Michele Bugliesi -; dopo il terzo posto dell’Ateneo nella valutazione ANVUR per qualità della ricerca, un nuovo importante risultato premia il valore e l’impatto dell’attività scientifica dei nostri Dipartimenti riconosciuti eccellenti dalla stessa agenzia. Un risultato ottenuto grazie al livello dei nostri ricercatori e agli investimenti di Ca’ Foscari per reclutare i migliori studiosi e supportare il loro lavoro. I nuovi finanziamenti ci permetteranno di dare piena attuazione al nostro piano strategico, per lo sviluppo delle attività scientifiche dell’Ateneo».
A Udine è stato premiato il Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale (Dium). «È un risultato che l’ateneo accoglie con grande soddisfazione – sottolinea il rettore Alberto de Toni – e che conferma il merito dell’eccellente lavoro dei nostri ricercatori. Questi finanziamenti permetteranno di sviluppare ulteriormente i settori umanistici che sono un asset strategico del nostro Ateneo».
Sono 14 i “dipartimenti eccellenti” dell’Università di Bologna premiati dal fondo ministeriale per finanziamento totale, in cinque anni, di 113,8 milioni di euro. «Si tratta di un risultato estremamente positivo – ha commentato il rettore Francesco Ubertini – che conferma e premia l’elevata qualità della nostra ricerca, collocando l’Alma Mater al vertice a livello nazionale per numero di Dipartimenti finanziati. Un successo che arriva grazie a punteggi molto elevati sia relativamente alla valutazione della qualità della ricerca, sia sul valore dei progetti presentati». Con i suoi 14 dipartimenti eccellenti, l’Alma Mater arriva a raccogliere l’8,4% del finanziamento totale: una percentuale significativamente superiore rispetto al peso dell’Università di Bologna sul sistema nazionale, che si attesta tra il 5 e il 6%. I fondi saranno destinati a rafforzare e valorizzare l’eccellenza della ricerca, con investimenti in capitale umano, infrastrutture e attività didattiche di alta qualificazione.
Le aree di Fisica e Matematica della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste sono state scelte nella selezione tra i 180 migliori dipartimenti universitari a cui andranno i finanziamenti per potenziare la qualità della ricerca nell’accademia italiana. Nei due progetti presentati dalla Sissa, entrambi premiati, «si è puntato sull’innalzamento della qualità della ricerca e sul potenziamento dell’offerta formativa – spiega il direttore Stefano Ruffo -. Questi risultati sono un importante riconoscimento della qualità della ricerca e della formazione offerte dalla Scuola che, ancora una volta, conferma il suo ruolo di protagonista in ambito accademico nazionale e internazionale». I fondi assegnati a Matematica sono di 6.650.000 euro nel quinquennio, cui se ne aggiungono 1.111.500 già stanziati dalla Sissa e messi a cofinanziamento del progetto. Per Fisica il budget complessivo è di 7,9 milioni di euro, di cui 6,6 erogati dal Miur in cinque anni.
Infine, Trento che a ottobre nella prima tornata di qualificazione era arrivata ad inserire tutti e dieci i dipartimenti dell’Università nella graduatoria nazionale dei 352 “dipartimenti di eccellenza”. Al “giro” finale, 8 su 10 sono stati ammessi al finanziamento per un ammontare complessivo di 55,5 milioni di euro in cinque anni. Il rettore, Paolo Collini, nel commentare la notizia mette in evidenza l’ulteriore riconoscimento della qualità della ricerca svolta dall’Ateneo trentino e la conseguente alta capacità di attrarre risorse: «considerate le nostre dimensioni, a quanto ci risulta, siamo l’Università con la più alta percentuale di dipartimenti di eccellenza riconosciuti dal finanziamento. Siamo soddisfatti anche di averci viste accordate la quasi totalità delle risorse richieste (99,8%). È un risultato che va ben oltre le nostre aspettative».